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La beffa dell'apripista

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15)gli sprinter ci smentiranno, terranno cucita la corsa e si giocheranno il successo di giornata. Ma sarà difficile. Così l'ultimo sprint a restare negli occhi sarà quello di ieri e ricorderemo principalmente il suo esito, piuttosto inatteso, se è vero che tutti aspettavano la sesta manche della sfida a due Bennati-Cavendish (con l'aretino in vantaggio per 3 vittorie a 2). Una sfida che c'è stata, ma con un risvolto paradossale: ovvero, l'inglese ha battuto Daniele, ma non ha vinto. Certo, perché a passare primo sotto lo striscione dell'arrivo è stato André Greipel, possente 25enne tedesco compagno di squadra di Mark e - soprattutto - suo apripista negli sprint. Il rettilineo finale di Locarno (anche quest'anno il Giro ci ha proposto uno sconfinamento) veniva dopo una curva a sinistra ai 250 metri. La Liquigas di Bennati, avendo da curare la classifica con Pellizotti e non potendo quindi concedere uomini al suo velocista, aveva ceduto il compito di impostare la volata alla truppa di Cavendish. La quale ha ricevuto un insperato aiuto da Ongarato, compagno di Zabel, che si è inserito tra i vagoni della squadra rivale e ha dato una frenata. Sicché sul rettilineo Greipel è potuto partire più avanti di quanto progettasse e quando Cavendish si è accorto che Bennati alle sue spalle non avrebbe più rimontato, anziché passare il suo apripista con l'atteso spunto lanciato, si è generosamente rialzato e ha iniziato a esultare, subito imitato dal tedesco che ha capito immediatamente che stava andando a centrare, nella maniera più inattesa, la più importante vittoria della sua carriera.

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