Un'altra caduta di stile
Ma è proprio quest'ultimo tricolore il più apprezzabile, perché ottenuto a spese di una Roma giudicata all'unanimità la migliore squadra del campionato. Però Massimo Moratti non rinnega la sua vocazione al ruolo di bambino capriccioso e viziato dai suoi stessi soldi, il giocattolo può essere nuovo o magari un po' usurato, buttarlo nella pattumiera non è sempre la soluzione migliore. Del resto, ai suoi sfizi il presidente molto aveva sacrificato, non soltanto congedando allenatori degni di più rispettoso atteggiamento, Simoni su tutti, ma anche costruendosi l'immagine di una fatina benevola: soprattutto con il Milan, che si è visto offrire in pacchi infiocchettati gentarella come Pirlo e come Seedorf, protagonisti di tanti trionfi rossoneri. Aveva fatto ancora più sorridere chi disponesse di un minimo di ironia quando l'Inter, che schierava esterni di difesa Panucci e Roberto Carlos, li aveva liquidati e, spendendo anche qualche miliardo in più, si era ritrovata con l'indimenticabile coppia Cirillo-Macellari. Sembra che Roberto Mancini voglia prendersi un anno sabbatico, probabilmente deluso dalla decisione di Moratti, perché francamente era difficile intravedere le basi per un congedo motivato. Un tecnico che era stato ingaggiato a dispetto di tutti, ma che la fiducia del club e del suo mecenate aveva largamente ricambiato. La società campione d'Italia sembra decisa ad affidarsi a Mourinho: non il più simpatico dei personaggi, anche se certi atteggiamenti sono studiati a tavolino. E naturalmente ci sarà ancora una volta un massiccio irrompere dell'Inter sul mercato, perché il portoghese, come del resto Fabio Capello, è uno che presenta subito la lista della spesa. Che non potrà essere a livello di discount.