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Sella in fuga da sfortuna, Bosisio in rosa

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Dopo Tonkov, Pantani e Simoni, l'Alpe di Pampeago ha il suo nuovo re in questo scricciolo vicentino che è partito al km 13 di tappa con altri 9 uomini (tra cui Bettini), a cui se ne sono successivamente aggiunti altri 3, e che poi sulla prima salita veramente dura di questo Giro, il Manghen, ha salutato la compagnia per andarsene tutto solo verso l'indimenticabile epilogo. In quel momento, a 49 km dal traguardo, il gruppo dei big era a 5'50" dal fuggitivo. Era attesa la battaglia tra i più forti, e invece ha trionfato l'attendismo. Nel frattempo Sella, approfittando delle acque calme in gruppo, ma contando anche e soprattutto su una prestazione eccezionale, ha guadagnato su tutti, portando il suo vantaggio sul plotone a 11' in vetta al Manghen. La tenuta del vicentino nella successiva discesa e nei primi chilometri dell'Alpe è stata ottima, se è vero che ai 5 km Emanuele aveva ancora quasi 10' di margine. Poi ha perso terreno, soffrendo tanto nel finale, ma il suo successo era ormai al sicuro. Aveva già alzato le braccia sotto il traguardo, Sella, quando qualche chilometro più in basso il gruppo attardato iniziava a far sul serio: c'era stato il forcing della LPR di Di Luca prima dell'Alpe e poi sulle prime rampe della salita. Ma Danilo non era quello dei giorni migliori, e non ha attaccato. Idem Riccò, frenato da qualche problema respiratorio accusato nella notte. E allora, in assenza di un leader in grado di prendere l'iniziativa, la selezione è stata quella fisiologica data dalle ardue pendenze, con Leipheimer e Nibali tra i primi ad andare in difficoltà. Ci ha provato Pellizotti, a proporre uno scattino, poi è stato Menchov ad avvantaggiarsi ai 1500 metri, infine è arrivato anche l'allungo di Simoni, subito rientrato. Riccò ha prima patito un breve distacco, poi si è ripreso e si è fatto sotto, mentre Piepoli ha sofferto di più; discreto ma non eccezionale Contador, peggio Klöden: ma comunque tra i big non ci sono stati distacchi rilevanti, a parte quello patito da Visconti, che cede la maglia rosa a Gabriele Bosisio (gregario di Di Luca), che però dovrebbe lasciarla già oggi: per dire, Contador è a soli 5". La tappa odierna: Arabba-Passo Fedaia, solo 153 km ma Pordoi, San Pellegrino, Giau, Falzarego e la terribile Marmolada (l'arrivo) da affrontare in sequenza. Diretta su Rai3 dalle 13.

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