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Mosley-Ecclestone i boss della Formula 1 sul piede di guerra

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Quel che è certo, però, è che le loro lingue, a distanza, sono state molto pungenti in questi giorni. Il primo ad attaccare è stato però Mosley, dopo che gli sono state bandite presenze ufficiali al gran premio monegasco. «Siamo nel mezzo di una rinegoziazione del contratto - ha scritto Mosley in una lettera inviata agli altri membri della Federazione facendo un chiaro riferimento ad Ecclestone - con chi detiene per 100 anni i diritti commerciali della F1. Ci sono stati chiesti cambiamenti per ragioni fiscali, ma ora chi detiene i diritti chiede anche il controllo sulle regole che governano la F1 e, la Fia, non dovrebbe approvare questa richiesta». La risposta di Bernie è stata immediata e molto dura. «Io spero che Mosley non voglia una guerra. Altrimenti, io sono pronto a difendermi. Spero che la lettera non sia una dichiarazione di guerra. Se invece il messaggio va inteso come tale, allora noi dovremo difenderci. Non penso che Max volesse veramente mandare un segnale del genere: io non voglio una guerra con lui, spero che lui non ne voglia una con me».

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