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La rabbia di De Rossi «Campionato falsato»

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De Rossi dice quello che pensa, senza mezzi termini. Quando lo mettono in collegamento con Stankovic incassa i complimenti dello slavo, ma si toglie tutti i sassolini che ha nelle scarpe: «Lo ringrazio per i complimenti a livello personale. Ricambio la stima. Credo sia più facile fare i complimenti quando si è vincitori. L'Inter è una grande squadra e nessuno lo ha mai messo in dubbio. Lo scorso anno hanno dominato e ci siamo inchinati alla loro superiorità. Quest'anno non me la sento di fare loro i complimenti per il bene che voglio alla mia squadra e per onestà intellettuale». De Rossi non si ferma e continua la sua corsa verso la verità: «Rischio di sembrare rosicone, comunque il campionato non era oggi che dovevamo vincerlo. La differenza fatta dagli scontri diretti? No. Possiamo fare i buonisti fino alla fine, ma non è andata così, anche se tra qualche anno nessuno se lo ricorderà. La differenza l'hanno fatta un paio di mesi, in cui l'Inter su dieci partite ne ha vinte nove e tutti quanti sapete perché. Quest'anno è successo il finimondo. È un peccato dovere parlare di questi episodi ma questo campionato non si può ridurre a due partite. I giocatori dell'Inter se lo sono sudato lo scudetto ma un campionato così particolare non si vedeva da tanto tempo. Mi chiedo cosa sarebbe potuto accadere se fosse successo alla Juve ciò che è successo all'Inter». De Rossi non è una voce isolata. Anche Spalletti fatica a fare i complimenti all'Inter: «Sono qui per fare i complimenti alla mia squadra per come ha condotto il campionato ribaltando mille avversità. Per certi versi il discorso di Daniele è giusto. Lui ha detto cose sensate, non lo fate passare per un rosicone. A noi dispiace essere arrivati fin qui e non aver vinto». Il tecnico risponde anche alle allusioni del presidente dell'Empoli Corsi su un finale «morbido» della Roma contro il Catania: «Sono allusioni bruttine. Noi abbiamo fatto quello che dovevamo fare fino in fondo su un campo difficile».

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