Si decide tutto
Poiché non accadeva dal 5 maggio del 2002 si era quasi perduto il ricordo di un finale in fotografia. Il calcolo di queste soluzioni è reso complicato da alcune anomalie che si sono verificate in passato. Nel 1934, ad esempio, il calendario delle ultime giornate è stato rivoluzionato per evitare che il torneo non finisse a ridosso del Campionato del Mondo che quell'anno toccava all'Italia. Nel 1961 era rimasta in sospeso una partita (Juventus-Inter) che è stata recuperata dopo la conclusione del torneo quando ormai non decideva più nulla (è stata quella vinta per 9 a 1 dalla Juventus sui ragazzi dell'Inter). Poi c'è stato anche il campionato di Calciopoli nel quale l'attenzione delle ultime giornate era più rivolta ai provvedimenti che sarebbero stati presi che ai risultati delle ultime partite. Comunque siano 27 o qualcuno di più o di meno, si può calcolare, ricordando che questo è il 76° campionato, che solo una volta su tre lo scudetto è stato assegnato nell'ultima giornata ed a me questo sembra un delitto dal punto di vista tecnico, emotivo ed economico. È inutile che io riapra qui una polemica nella quale temo di essere in minoranza perché sono in tanti a sostenere che i playoff toglierebbero interesse alla cosiddetta regular season. Io lo spareggio Inter-Bologna allo stadio Olimpico il 7 giugno 1964 lo ricordo bene e mi piacerebbe vivere ogni anno una giornata come quella. Ricordo invece quei tristi finali con il Torino che nel 1947 concluse con 16 punti di vantaggio, quello del 1989 (11 punti tra l'Inter ed il Napoli) per non parlare di quello dell'anno scorso quando l'Inter concluse con 22 punti di margine sulla Roma. Dobbiamo dire grazie al Siena, al Napoli ed anche alla Juventus di Del Piero per avere contribuito ad un'ultima giornata che poteva essere disegnata da Hitchcock ma non dovremmo avere bisogno di un grande regista o di molta fortuna per avere ogni anno una giornata di grande divertimento. Un'ultima parola sulla par condicio che ha determinato l'esclusione prima dei tifosi della Roma e poi di quelli dell'Inter dall'ultima trasferta. Sull'argomento si può pensarla come si vuole ma non sarebbe meglio che i nostri organi giudicanti (Osservatorio compreso) imparassero a contare fino a dieci prima di prendere una decisione che poi sarà quasi sempre modificata?