Finalmente si sveglia il Giro d'Italia
Ieri una maxifuga di 38 elementi ha preso il via nei primi chilometri, e tra i battistrada c'erano uomini che avrebbero potuto dire la loro per la classifica, se avessero preso il largo, come in effetti stava avvenendo. Ci ha pensato la Diquigiovanni di Simoni a evitare lo spettro della fuga bidone che si stava materializzando in gara (gli attaccanti avevano 8 minuti di vantaggio e dietro nessuno si decideva a tirare). L'inseguimento non ha però impedito che 7 di quei 38 corridori si avvantaggiassero su tutti gli altri fuggitivi, e andassero a giocarsi il successo di giornata: Sella (primo su tutti i Gpm), Kiryienka, Bosisio, Cárdenas, Horrach, Spilak e Baliani hanno conservato un buon margine sul gruppo (che nel frattempo riprendeva gli altri 31), e agli 8 chilometri Bosisio ha piazzato l'allungo decisivo: Sella, che sembrava il più in palla, proprio in quel momento ha forato, dicendo addio ai sogni di gloria e preparando le lacrime che avrebbe versato copiose dopo il traguardo. Primo Bosisio, quindi, ma dicevamo degli uomini di classifica: il primo attacco è stato di Piepoli, che si è avvantaggiato sugli altri big lungo la salita di Pietransieri, a 18 chilometri dal traguardo; ma subito dopo, come prevedibile, si è mosso Di Luca, che correva in casa e voleva lasciare il segno: con lui solo Riccò e Contador, e ovviamente Piepoli raccolto strada facendo. Il forcing di Piepoli e Riccò, compagni nella Saunier, ha permesso al quartetto di guadagnare 51 secondi su tutti gli altri rivali. Oggi la Rivisondoli-Tivoli (208 km, diretta Rai3 ore 15.15) potrebbe rivedere tra i protagonisti, con l'arrivo su uno strappetto, Bettini. Il quale ieri è stato protagonista, aiutando il giovane compagno Visconti a conservare la maglia rosa.