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«Amici giallorossi, restate a casa»

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Pimpante come sempre, il sor Carletto si è prestato con goliardia a girare alcuni ironici spot, in cui il settantunenne allenatore indossa le vesti inconsuete dell'insegnante dispensando consigli non su come marcare un attaccante o battere un calcio d'angolo, ma sulla pronuncia e l'uso di parole particolarmente ostiche del nostro vocabolario. E se l'è cavata alla grande. «Insieme a Trapattoni con l'italiano ne abbiamo combinati di pasticci, ma ai ragazzi dico di studiarlo bene, perché sapersi esprimere oggi è fondamentale», scherza l'ex allenatore durante una pausa. Professore per un paio di giorni, Carlo Mazzone è stato maestro di calcio per una vita, collezionando 792 panchine alla guida di 12 squadre, tra cui la sua amata Roma. Inevitabile dunque che è quando parla di pallone, che il mister mostra la sua saggezza: «Il calcio è imprevedibile e non sempre vince il più bravo - spiega a chi lo interroga sulla sfida scudetto tra Inter e Roma - i giallorossi stanno meglio e meritano di vincere per la qualità del gioco espresso, ma la classifica favorisce l'Inter. Bisogna vedere però se Mancini e i suoi sapranno gestire il vantaggio». Una situazione che sarebbe capovolta, se i nerazzurri non avessero beneficiato di alcuni arbitraggi favorevoli. «Le sviste in favore dell'Inter ci sono state - conferma Mazzone - ma non credo alla malafede». Nonno e pensionato da due anni, il sor Carletto non invidia i colleghi che saranno protagonisti a Parma e a Catania. «Sono due partite micidiali: vincerà chi ci arriverà nelle condizioni migliori. Da romanista auguro alla Roma e al presidente Sensi un trionfo». Mazzone dice la sua anche sui divieti per i tifosi. «Ai romanisti che vogliono andare a Catania o a Parma dico state a casa, perché non si può rischiare di morire per una partita di calcio».

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