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Rossi, il giorno più lungo

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É tempo di bilanci, di confronti, di ammissioni di responsabilità dopo un anno tribbolato, con un tredicesimo posto in classifica che ha scontentato tutti, tifosi in primis. Negli ultimi giorni il presidente laziale ha fatto un giro d'orizzonte per vedere cosa c'è su piazza, nonostante il contratto che lega Rossi alla sua società per un altro anno. Lotito non è rimasto particolarmente impressionato dai contatti avuti in questi giorni: è ancora disorientato, sta cercando di ripartire tra le macerie di una stagione assolutamente negativa. Tante telefonate, molti sondaggi, mille nomi: il presidente prende tempo, aspetta, cerca di tirar fuori un coniglio dal cilindro. negli ultimi giorni, sull'agenda del presidente sono stati scritti i nomi di Mino Favini e Franco Ceravolo, ma sono soltanto gli ultimi due di una lunghissima lista. In realtà le idee sono poche, e confuse: due giorni fa Lotito è partito alla carica per far tornare sui propri passi Walter Sabatini, intenzionato a non rinnovare il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno. Intanto il presidente attende l'udienza odierna per capire ciò che potrà accadere al suo allenatore: un'eventuale squalifica superiore ai sei mesi lo costringerebbe a prendere in considerazione un'altra guida tecnica. Ma Rossi è fiducioso, certo di chiarire davanti al procuratore federale Stefano Palazzi la propria posizione relativa alla telefonata incriminata a pochi giorni da Lazio-Lecce. Il tecnico ribadirà che in quella telefonata col presidente, si parlava solo ed esclusivamente di mercato, e il calciatore Ledesma, poi acquistato dal club biancoceleste, era l'unico motivo di discussione della conversazione. Dopo l'udienza Lotito e Delio Rossi avranno modo di confrontarsi: l'allenatore ha un altro anno di contratto, ma ha sempre detto che il suo futuro a Roma non dipenderà dall'accordo già sottoscritto con la Lazio. Lotito ha ribadito a più riprese la propria stima nei confronti del suo allenatore, ma intanto continua a guardarsi intorno. Sembra a tutti gli effetti una «guerra» psicologica, in cui nessuno vuol cedere il punto. Rossi non è pienamente soddisfatto, pretende di chiarire diverse cose prima di iniziare una nuova stagione sulla panchina della Lazio. Lotito è totalmente insoddisfatto dal rendimento avuto dalla squadra, ma non intende minimamente avere sul libro paga due allenatori. Sono due separati in casa, in un matrimonio che è già fallito. E che oggi cercheranno di rimettere in piedi, nonostante tutto.

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