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Lottomatica adesso è match-ball

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I romani battono con qualche difficoltà Cantù: ora sono a un passo dalla semifinale

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Ma Repesa avrà sicuramente avuto da dire ai suoi, straripanti a tratti, ma incapaci nella prima metà di gara di chiudere la contesa. Un pò di stanchezza e magari per un pizzico di presunzione, difetto che nei playoff può sempre costare caro. In una serata di evidente difficoltà di Ukic e con Lorbek normale ci hanno pensato il ritrovato Gabini, mister utilità De La Fuente e il tentacolare Jaaber a suonare la carica e chiudere, nel terzo periodo la contesa, dopo che Cantù rientrata dagli spogliatoi aveva toccato con Tourè il - 1 (38-37). Scelte diverse per Repesa negli accoppiamenti difensivi con Hawkins spedito sulle tracce di Wood. La mossa ha prodotto l'effetto sperato perché il falco ha indirizzato il regista canturino sui raddoppi dei compagni costringendolo al margine del gioco. Così la Virtus ha allungato con un 8-0 pieno di belle speranze firmato da De La Fuente e Gabini che si sono equamente divisi il bottino. Roma, trascinata dall'esuberanza dell'italo-argentino, ha toccato il + 15 (19-4) dopo 6'13". Ma come troppe volte accaduto nella stagione d'improvviso la Lottomatica ha, senza motivo apparente, staccato la spina e ridato fiato alle speranze brianzole. Il tecnico ospite Dalmonte ha iniziato, alcune volte a ragione, una sua personale battaglia con gli arbitri, anche per provare a scuotere i suoi capaci di trovare la forza di rientrare dal - 14 (27-13) di inizio seconda frazione. Operazione possibile perché pur senza Wood, Cantù ha trovato punti da Tourè, già trascinatore in gara-2 E soprattutto s'è giovata della serata orribile dei giallorossi dalla lunetta (12/22 al 20'). Neppure il tecnico ed espulsione sanzionati a Dalmonte dall'arbitro Tola hanno spento la voglia di provarci della Tisettanta che punto dopo punto è arrivata a chiudere al 20' su un insperato - 4 propiziato dalla svagatezza di Ukic che ha prima perso palla in attacco commettendo poi fallo su Wood che ha capitalizzato il gioco da tre punti che è valso il 38-34. Tourè ha allora spaventato la Virtus, tripla del 38-37, ma a toglierla dalle ambasce ci ha pensato Jaaber. Sulla sua difesa Roma ha trovato il propellente per volare e chiudere la contesa, divertendo la gente con giocate spettacolari. Nell'altra semifinale Avellino ha conquistato la semifinale superando in gara-3 Capo d'Orlando 89-79.

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