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Ci resta soltanto la Sharapova

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InternazionaliErrani sconfitta da Serena Williams, fuori agli ottavi l'ultima italiana

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È inevitabile chiedersi dove sarebbe potuto arrivare Seppi la settimana scorsa se non avesse perso, contro l'americano James Blake, una partita largamente alla sua portata. È stata positiva, oltre che rapida, la sua reazione. Confesso che mi stava deludendo il ritardo con cui Seppi si stava fermando su valori inferiori alle sue possibilità. È comunque interessante che si possa aprire un confronto sulla leadership del tennis italiano. Bolelli era stato il migliore dei nostri a Montecarlo e a Roma, ma ad Amburgo aveva raccolto solo tre games contro Monaco, gli stessi che Monaco è riuscito a strappare a Seppi. Tutto questo mentre Starace ha perso una grande occasione contro Nadal. C'è però da augurarsi che questa contesa possa svolgersi su livelli più interessanti di classifica e trovi magari conferma al Roland Garros. Veniamo però alle donne. Non si poteva pretendere da Sara Errani di battere Serena Williams ma almeno di giocare una buona partita e la ragazza romagnola ha fatto anche qualcosa di più. Il punteggio (6-4, 6-3) ma soprattutto il gioco sono stati più che dignitosi. Serena probabilmente non ha giocato al meglio ma la Errani ha confermato i suoi progressi e la sua grinta, che rimane la sua migliore qualità. Maria Sharapova, che aveva rischiato e faticato molto la sera prima per battere la slovacca Dominika Cibulkova (ha rimontato da 0 a 2 nel terzo set) ha avuto modo anche ieri di confermare le sue doti di grande agonista. Aveva di fronte una diciottenne di belle speranze, la danese Caroline Wozniacki, già vincitrice di un Wimbledon junior. La Sharapova l'aveva battuta per 6-1, 6-0 due mesi fa a Doha ma non l'ha sottovalutata ed ha fatto bene. Dopo aver vinto il primo set la Sharapova si è trovata 1 a 5 nel secondo ma anziché prepararsi per il terzo ha provato a rimontare e c'è riuscita anche se ha dovuto affrontare, dopo essere salita 6 a 5, il fastidio di un tie-break. La più in forma tra le favorite mi è sembrata Jelena Jankovic, la vincitrice dell'anno scorso. Contro la russa Maria Kirilenko, che non ha ancora scelto se diventare più bella o più brava, ha giocato con la determinazione degna di una finale e ha risolto la vicenda con un periodico basso (6-1, 6-1). La novità più interessante della giornata è stata la conferma della giovane francese Alize Cornet che battendo in due set Svetlana Kuznetsova in un certo senso ha riabilitato la nostra Schiavone che il giorno prima era stata eliminata proprio dalla Cornet. La Kuznetsova, che l'anno scorso era stata finalista in questo torneo, dopo aver perso il primo set ed essere stata 0 a 4 nel secondo ha provato a rimontare. Vi è riuscita solo parzialmente perché la Cornet, raggiunta sul 4 pari, non si è demoralizzata ma ha continuato a giocare con coraggio finendo per conquistare gli ultimi due games e un posto nei quarti di finale. Sarà interessante vedere oggi questa Cornet all'esame severo di Serena Williams. Confermando i suoi buoni precedenti nel nostro torneo, la svizzera Patty Schnyder, finalista nel 2005, ha battuto al tie-break del terzo set la francese Bartoli. Bloccata da un ginocchio la bielorussa Azarenka si è ritirata all'inizio del secondo set contro la bulgara Pironkova, che il giorno prima aveva eliminato la Ivanovic.

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