Paolo Dani MILANO Ad Appiano Gentile prosegue la ...
Sullo svedese non ci sono comunque ancora certezze dato che giorno dopo giorno verranno valutate le sue condizioni e alla fine si deciderà se portarlo a Parma. Restano tuttavia poche le possibilità di vederlo in campo dal primo minuto, crescono invece le probabilità che vada in panchina. Quasi certa, invece, l'assenza di Chivu che, al momento, non verrebbe neanche convocato: il dolore alla spalla resta forte ma, per una partita così importante, ogni discorso è superfluo e alla fine potrebbe comunque decidere di giocare. È recuperato invece capitan Zanetti che sarà in campo al Tardini e quindi la formazione non sarà molto diversa da quella scesa in campo domenica contro il Siena, visto che l'unica variazione sarà l'impiego di Stankovic al posto dell'infortunato Cambiasso. L'Inter prosegue l'avvicinamento alla sfida col Parma rispettando le consegne del silenzio, caldamente suggerite dal presidente Moratti. Roberto Mancini vuole tenere la squadra lontano da pressioni e occhi indiscreti in vista di una partita il cui esito potrebbe cambiare l'ordine degli eventi. E il consiglio del presidente potrebbe riguardare anche la conferenza stampa di Mancini di sabato, anche se ancora non è stata presa una decisione definitiva. Ma c'è tutta l'aria che alla fine si eviterà per mantenere altissima la concentrazione su una partita che vale moltissimo per il tecnico ma anche per la società dopo gli sprechi nelle ultime due partite. Nel centro sportivo di Appiano Gentile ha fatto visita ai suoi ex compagni Obafemi Martins: «Seguo dall'Inghilterra tutte le partite dell'Inter - ha dichiarato a Inter Channel - sono sempre interista e considerato che resto cinque giorni in Italia non potevo non passare a salutare tutti. Balotelli? Ci siamo visti ed abbiamo parlato un po', gli ho detto che è bravo e che deve continuare a giocare come sta facendo». Intanto parla anche Luciano Ligabue, cantante tifosissimo nerazzurro: «L'Inter fino a qualche tempo fa non avrebbe avuto problemi a battere il Parma. Ma adesso ce la stiamo facendo davvero sotto. Sono un interista vissuto e quindi ho imparato a mettere in atto tutte le scaramanzie del mondo. Le ultime due partite non le ho volutamente guardate, ma purtroppo anche questo sacrificio non è servito. Domenica, dunque, probabilmente la partita la guarderò. Sarà scudetto? Devo dire che sono molto poco ottimista perchè in questo momento c'entra molto la psicologia che in questo momento è contro l'Inter e a favore della Roma. L'Inter se la sta facendo sotto, ha paura di vincere. Ed è qualcosa che aveva dimenticato, in realtà prima l'Inter aveva paura di perdere. Sta riprendendo un vecchio vizio. Stiamo tutti con le dita incrociate e vogliamo liberarcene. Sarebbe brutto se non vincessimo lo scudetto in occasione del centenario della squadra. Se vincesse la Roma non sarebbe scandaloso, sarebbe molto triste per noi».