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Impossibile non crederci

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Invertendo l'ordine dei fattori il prodotto cambia eccome: Inter a +1 sulla Roma con una sola partita da giocare La parola «s......o» nella capitale è bandita, la scaramanzia regna padrona, ma c'è poco da dire a una squadra che con 84 punti potrebbe non vincere nulla in campionato. Miglior attacco del torneo, miglior score del girone di ritorno, oltre ai record di punti realizzati e partite vinte della storia giallorossa. Quindi alla Roma applausi comunque. Squadra più bella del campionato, unica in grado di tener sulla corda l'Inter dei record. Squadra che ha espresso gioco, mostrato una crescita esponenziale e combattuto anche contro un vento che ha ripreso a soffiare «contro». E l'esonero di Cuper arrivato ieri sera, magari per certi versi comprensibile, non può per altri non far tornare al naso quel puzzo di bruciato già fiutato. Ma la Roma deve andare avanti per la sua strada, continuare a vincere partite e portar via da Catania l'intera posta. Il massimo che può al momento, sperando nel regalo di una squadra che a questo campionato ormai può dire ben poco: se non sperare nel miracolo. Intanto nella capitale dopo la festa di domenica è iniziata una settimana «pesante». Oltre alle decisioni sull'ordine pubblico c'è da sciogliere la «grana» maxischermi. Il popolo romanista non li vuole «perché portano sfiga»: e il messaggio affidato all'etere romano non lascia spazio a fraintendimenti. Il nuovo sindaco di Roma, che di calcio ne mastica poco, s'è immediatamente proposto per la messa in opera degli schermi in piazza. Altrettanto rapido il «no» dei tifosi che non ne vogliono proprio sentir parlare: i precedenti (vedi finale di Coppa Campioni persa o il match-point fallito contro il Napoli nel 2001) sono lì a spiegare il perché. Così in serata è arrivato li dietrofront di Alemanno. «Il Comune di Roma ribadisce la propria disponibilità a installare i maxischermi per proiettare la partita di calcio della prossima domenica fra il Catania e la Roma. Ma è evidente che la decisione di installare tali schermi sarà legata all'assenso della As Roma e al gradimento della tifoseria» si legge nella nota del Campidoglio a fine giornata. Appunto, quindi tutti a casa davanti alla tv...

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