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Nadal, un poker da sogno

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Rafael Nadal è atterrato ieri in tarda mattinata, arrivando direttamente da Barcellona. A ventiquattr'ore dal successo ottenuto in tre set contro il connazionale David Ferrer, lo spagnolo ha iniziato l'ennesima avventura romana: il ventiduenne di Manacor cercherà di entrare nella storia degli Internazionali di Roma puntando al quarto successo. Un boato delle teenagers ha accolto Nadal sul campo numero due: poco meno di mezz'ora di allenamento prima di concedersi a taccuini e microfoni. «Arrivo da due successi esaltanti come quelli ottenuti a Montecarlo e Barcellona - afferma lo spagnolo - sono carico anche se inizio ad avvertire un po' di stanchezza : giocare per tre settimane sulla terra rossa è faticoso. A Barcellona ho perso il mio primo set dell'anno sulla terra rossa, ma va bene ugualmente. Oggi - ieri n.d.r. - avevo deciso di allenarmi meno del solito per cercare di recuperare un po', ma il calore della gente che era presente sulle gradinate mi ha spinto a rimanere in campo più del previsto. Il pubblico romano è straordinario, ha sempre dimostrato una passione particolare nei miei confronti». Del resto, come non ripagare il tennista che più di ogni altro ha dato spettacolo negli ultimi anni sul Centrale? «A Roma ricordo con particolare emozioni i successi nelle finali giocate nel 2005 e 2006 - rispettivamente contro Corìa e Federer n.d.r. - due sfide in cui arrivai a un passo dalla sconfitta, riuscendo poi a recuperare in extremis». Quest'anno cambierà lo scenario: in attesa del nuovo Centrale del Foro Italico lo spagnolo sarà di scena al Pietrangeli. «Per me cambia poco - afferma il tennista mancino - forse c'è un po' meno spazio, ma il fondo credo sia pressoché identico. per me non fa differenza». L'ultima considerazione, per forza di cose, è riservata al suo avversario numero uno, lo svizzero Roger Federer. Federer resta il migliore tennista del mondo - conclude Nadal - è favorito per la vittoria del Grande Slam e anche quest'anno ha dimostrato ampiamente di meritare questo primato. I numeri parlano a suo favore, ancora una volta ha dimostrato di essere un atleta di grandissimo spessore».

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