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Unicredit pronta a forzare la mano

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Tradotto: né a Villa Pacelli, tantomeno nell'ufficio del legale De Giovanni sarebbero arrivate missive dagli Stati Uniti contenenti la proposta di Soros per comprare la Roma. Più fonti continuano però a confermare che giovedì scorso da New York sarebbe partita una e-mail indirizzata al legale De Giovanni in cui si riassumevano i contenuti del suo incontro del 17 aprile con l'emissario americano Horowitz: offerta tra i 260 e i 280 milioni di euro, di cui circa 190 destinati ai Sensi e il resto all'Opa da lanciare sul resto delle azioni. Notizie e indiscrezioni si scontrano con le comunicazioni ufficiali e la Consob è sempre più irritata: l'autorità di vigilanza è intenzionata a sanzionare Italpetroli, in qualità di controllante della Roma, per «difetti» nella comunicazione. La stessa Unicredit, creditrice per oltre 350 milioni della holding dei Sensi, vuole vederci chiaro. Dopo aver inviato le tre lettere in cui si consigliava la cessione della Roma per risanare i debiti, all'inizio della prossima settimana alcuni rappresentanti della banca potrebbero incontrare gli advisor italiani di Soros (Banca Rothschild e Studio Tonucci) per verificare di persona l'offerta del magnate ungherese. Giovedì è inoltre in programma l'assemblea dei soci di Unicredit: tra le varie ed eventuali potrebbe essere affrontata anche la questione Italpetroli. Intanto a Milano sono stati avvistati due emissari della Inner Circle Sports, l'advisor made in Usa di Soros, ma la loro presenza in Italia non sarebbe legata alla trattativa per l'acquisto della Roma.

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