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Tiziano Carmellini t.carmelliniiltempo.it «Non ...

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E chiudere secondi può essere determinante anche per l'altro «fronte» aperto in casa giallorossa, quello per la possibile (?) vendita della società agli «americani». «Capisco che voi dobbiate fare le domande - dice sull'argomento il toscano in conferenza stampa - ma dovete capire anche me. Io non so nulla e non posso rispondervi. Io leggo le situazioni e ho le stesse vostre conoscenze. Devo riuscire ad essere più professionale possibile perchè il nostro ruolo è un ruolo di campo». Il discorso torna così sul rush finale sul quale il tecnico giallorosso non cita mai la Juve. «Ci teniamo, è un grande premio perchè sappiamo i vantaggi che dà arrivare secondi. Abbiamo fatto di tutto per ottenerlo e dobbiamo continuare così. Poi, finchè non c'è la matematica dobbiamo tenere come stimolo aperto il discorso Inter. Sarà difficilissimo, ma è corretto pensarla così». Fin qui il dovuto omaggio a una squadra che Spalletti non perde occasione per lodare e tenersi ben stretta. E proprio per questo avverte i suoi delle insidie della trasferta di Genova dove ad aspettare la Roma ci sarà l'ottima Samp di Mazarri e dell'ex Cassano. «La Sampdoria è una squadra che ha trovato un equilibrio nel modulo proposto - spiega - e questo fatto dipende dall'allenatore. Ha giocatori di grandissima qualità, sta attraversando un buon momento di forma, ha giocatori che possono incidere. È un contesto particolare, è uno stadio dove si sente il calore del pubblico che partecipa numeroso dal punto di vista emotivo. Cassano e Montella? Antonio sta facendo molto bene. Lo dicono i risultati e lo dice anche il suo allenatore. Montella è stato sfortunato perchè ha subito quest'infortunio e non ha potuto far vedere le sue grandissime qualità. Si va lì con la fiducia di poter limitare anche un grande talento come Cassano». Poi svela un rammarico personale. «Da un punto di vista professionale io ho il dispiacere di non aver potuto sfruttare tutte le sue qualità. Poi c'è un altro ruolo, ovvero quello del dover gestire un giocatore. Secondo me un campione deve essere bravissimo sul campo e altrettanto fuori dal campo». Per l'evento Spalletti ha dovuto fare a meno di Taddei e avrà Juan a mezzo servizio. Soluzioni: Panucci centrale in difesa e Tonetto esterno alto.

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