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Bettini e Cunego, sfida all'ultima salita

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Per citare qualcuna di queste salitelle storiche: Stockeu, Haute-Levée, Redoute, Sprimont, Saint-Nicolas. E in più quest'anno gli organizzatori hanno cambiato nel finale, inserendo la difficile Côte de la Roche-aux-Faucons a 20 km dal traguardo al posto della più facile Côte du Sart-Tilman.Dettagli: perché la corsa si svilupperà, comunque e come sempre, tra mille scatti e attacchi. La partecipazione, del resto, è talmente qualificata da garantire una Liegi vibrante. Manca ahinoi il vincitore uscente Di Luca, ma gli altri ci sono tutti. A partire da Cunego, primo all'Amstel e terzo alla Freccia (e ovvio favorito oggi), proseguendo con Bettini, che al Giro del Trentino ha recuperato la condizione, e andando ancora avanti con Rebellin, sempre protagonista qui, Riccò (che forse ha smaltito i postumi di cadute e influenza), per finire con Nocentini, Pellizotti, Bertagnolli, Mazzanti, Caucchioli, Visconti e Nibali: e ci siamo limitati agli italiani. Perché ovviamente la schiera straniera è altrettanto folta: Evans, Valverde, Joaquín Rodríguez, i fratelli Schleck, Kroon, Kirchen, Gómez Marchante, Gilbert, Popovych, Soler, Astarloa. In pratica, e come si vede da questi nomi, la Liegi è (col Lombardia, forse) l'unica gara in cui gli uomini da classiche lottano sullo stesso piano contro quelli da corse a tappe. Inevitabile divertirsi. Diretta tv alle 15.10 su Rai3; Eurosport si collegherà dalle 14.

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