Una cordata romana prepara l'assalto
Un segnale proprio nel giorno in cui le trattative con Soros registrano una battuta d'arresto. Le notizie che provengono dagli Stati Uniti fotografano un «raffreddamento dovuto alla complessità dell'operazione». Così risalgono le quotazioni di una cordata romana alla corte della famiglia Sensi. Sotto traccia alcuni imprenditori sono al lavoro per definire i dettagli finanziari e intavolare una trattativa per tentare di acquistare la società giallorossa. Il direttore generale UniCredit Banca di Roma, Alessandro Cataldo, resta alla finestra: «Non c'è alcun tipo di pressione da parte nostra sulla proprietà. Anzi, Unicredit non sta stringendo i tempi come qualcuno ha voluto far credere: l'As Roma ha la massima libertà di manovra». L'operazione non è semplice e il faro della Consob vincola i manager dell'As Roma a una costante e puntuale comunicazione al mercato per evitare speculazioni. Pier Luigi Toti, patron di Lamaro, pochi giorni fa era stato chiaro: «Smentisco categoricamente ogni interesse per la Roma». Ma ogni giorno riserva sorprese. Ieri addirittura due in un colpo solo: i Sensi che aprono e Soros che fugge. Le smentite e le precisazioni sono d'obbligo e servono a fare chiarezza in una partita fortemente condizionata da indiscrezioni. Toti ha recentemente definito i rapporti con Unicredit «proficui, consolidati ed eccellenti». Questo è chiaro.