Paolo Avesani Finisce contro Trento ...
I ragazzi di Serniotti sprecano malamente una buona occasione di sfatare la maledizione trentina (Roma non ha mai vinto con i trentini), gettando al vento i primi due parziali. Perché l'Itas che scende al PalaTiziano per la prima ora di gioco è una squadra con un servizio «normale» e molto imprecisa in attacco. I neroverdi, tuttavia, non riescono a mettere in campo la determinazione e l'agonismo necessari per compiere l'impresa. Nelle file dei romani non c'è qualcosa che non vada in modo particolare, ma la squadra non dà mai la sensazione di potersi imporre. Il primo set fila via sull'asse dell'equilibrio: Trento sbaglia in attacco, ma Roma ne approfitta solo in parte. E come per la legge del contrappasso, dopo aver condotto fino a quota 20, i capitolini subiscono la pressione del servizio e del muro ospite (Birarelli ferma tre volte Miljkovic) e cedono 25-22. Al rientro in campo il copione resta lo stesso: Nikolov e compagni sprecano più di un pallone (l'opposto bulgaro chiude con il 14 per cento in attacco), ma i neroverdi non riescono a scavare un solco importante. A decidere è ancora la potenza del servizio di Trento, ben coadiuvata dal muro. Doppio vantaggio ospite. A questo punto Serniotti cambia, inserendo Tofoli per Coscione e, a metà set, Hernandez per Miljkovic. Ma l'inerzia è tutta dalla parte dei gialloblu che aumentano i giri del servizio e chiudono in scioltezza.