Amadori: l'anti-Siena siamo noi
Sguardo vispetto, come nella migliore tradizione trasteverina, nonostante un accento che non nasconde le origini. «Mi sto calando nella città senza problemi. Non devo certo essere io a dire quanto è bella». Ripensando a freddo all'ottima prova di domenica cosa prova? «E' una bellissima sensazione. Era tanto tempo che non giocavo, sto bene, spero sia il primo passo per le prossime partite». Per vederla sul parquet è dovuto passare un pò di tempo. Era convinto che la sua occasione sarebbe arrivata? «Si, ci credevo. Lavoro ogni giorno per migliorarmi, se non ci credessi non sarei neanche qui». Toti, Bodiroga e Repesa hanno speso bellissime parole per lei. «Fa sempre piacere. Ringrazio i primi due per aver creduto in me. E il coach per la pazienza che ha nel seguirmi ad ogni allenamento». Il pubblico l'ha lungamente applaudita. Si è fatto subito ben volere. «Prima di entrare ero emozionato, non avevo mai avuto la possibilità di far vedere alla gente di Roma quanto valgo. Li ringrazio perché il pubblico è stato fantastico e mi ha dato una grande mano». La Virtus ha recuperato il secondo posto. Vi sentite l'anti-Siena? «Siamo lì a giocarcela con altre squadre: Ma sono convintissimo che avremo la possibilità di arrivare in finale». Si descriva. Quali sono i suoi pregi e quali i suoi difetti? «Il mio obiettivo è essere un giocatore completo in attacco e in difesa. Comunque a me piace segnare e poi cerco di mettercela tutta per fare bene in difesa». C'è un giocatore a cui si ispira? «Sono tanti. Ho ammirato tanto Gentile e Bodiroga. Poi come ho sempre detto, mi piace Myers, come persona e come atleta». Roma ha un'opzione per riscattarla a fine anno. Il suo futuro sarà nella Virtus? «Non so dirlo, ma se ci sarà la possibilità mi piacerebbe restare a lungo qui».