Marino Collacciani m.collacciani@iltempo.it L'Inter lascia ...
Ora i granata occupano la quint'ultima posizione (34 punti) scavalcati da Cagliari e Catania ieri vittoriosi (35). Mancini si presenta con il 4-4-2 annunciato dando ancora una volta fiducia a Balotelli (mal riposta secondo il tecnico, che poi lo sostituirà) e Cruz. Il cambio d'allenatore ha restituito vigore al Torino che per buoni 25' tiene sotto pressione l'Inter con un Rosina galvanizzato e imprendibile. Già al 2' il tarantolato pupillo del nuovo tecnico prova a pungere con un destro a giro che esce di niente. Il Toro c'è e Chivu fa subito rimpiangere a centrocampo l'assenza per squalifica di Vieira. Meno male che c'è un grande Stankovic a riequilibrare quella zona nevralgica del campo. Seguendo il trend del cambio di modulo in corsa, Mancini al 17' passa al 4-3-3 avanzando proprio il serbo. Stellone, di testa, impegna al 20' Cesar. Dieci minuti dopo arriva il gol, decisivo, di Cruz che di testa raccoglie un angolo batuto sapientemente da destra da Balotelli. Splendida la torsione dell'argentino che con una doppia finta di corpo ubriaca Di Loreto e Stellone, infilando sul primo palo sotto il sette, con Fontana di sale. La reazione del Torino sorprende Mancini che decide di prendersela con Balotelli che pure al 33', da posizione impossibile, aveva colpito un clamoroso palo in splendida girata, sporcata dalla mano di Di Loreto. Poteva essere lo 0-2, ma il tecnico di Jesi non gradisce l'anarchia tatica del gioiellino e cinque minuti lo sostituisce con Cesar (38'). Al rientro in campo nessun cambio nella formazioni. All'11' esce Cambiasso per Suazo e l'Inter conferma ufficialmente il ritorno al 4-4-2. La gara stenta ad accendersi, ma ci pensa ancora Rosina che al 19' si crea un'occasione importante, calciando peraltro male col sinistro. Pericolo scampato per l'Inter mentre continua a piovere con temperatura quasi invernale. Al 24' entra Nicola Ventola che cerca un minuto dopo di far scattare la legge dell'ex: un recupero prodigioso di Burdisso gli nega la possibilità del pareggio. Al 31' Sale anora in cattedra Riosina - il migliore in assoluto nel corso della partita - che dà a Bottone, Diana riceve e prova a coordinarsi ma conclude con un destro debole e sbilenco. Al 41' Fuori Lazetic e dentro Bjelanovic che va a fare la terza punta. Al 43' dentro Rivas e fuori il «giustiziere» Julio Ricardo Cruz. Al 45' splendida azione di Maicon sulla destra, cross per Cesar che si divora un gol già fatto a porta vuota proprio mentre compare la lavagnetta luminosa dell'extra-time: 4 minuti lunghissimi, con tutta la rabbia del Toro che si espone, però, ancora al contropiede dell'Inter che si mangia un altro gol dopo una ripartenza di Suazo.