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Federico Lo Giudice [email protected] All'Olimpico ...

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Il suo avversario non sarà l'Eire di Jackie Charlton, ma la Roma di Luciano Spalletti. In palio però c'è pur sempre la corsa per vincere una coppa, non quella del mondo ma quella d'Italia. Un trofeo che per Zenga «rappresenta qualcosa di importante e di prestigioso, soprattutto per una squadra come il Catania». Un concetto che il tecnico etneo ribadisce, anche per eliminare le voci che parlano di una squadra rossazzurra «infastidita» dall'impegno di Coppa. «Se diventa un fastidio giocare una semifinale di Coppa, allora mi dovete dire che cosa è il bello del gioco del calcio. Penso che qualsiasi squadra vorrebbe essere al nostro posto». Due anni fa in Uefa con i serbi della Stella Rossa battè i giallorossi. «Quel match era diverso ed è ormai archiviato. Quello di domani sarà diverso e soprattutto contro una squadra diversa. La Roma è una formazione straordinaria. Dovremmo stare molto attenti e giocare al massimo delle nostre potenzialità». In un mese affronterete tre volte Totti & Co. Lei da interista potrebbe fare un bel regalo alla coppia Moratti-Mancini. «Io devo pensare al Catania. Con la Roma giocheremo l'ultima di campionato che potrebbe essere determinante per entrambe. Certo sarebbe un bel finale di stagione salvarsi battendo i giallorossi al Massimino e contemporaneamente consegnare lo scudetto alla «mia» Inter». È abbastanza curioso che si trovi a lottare per la salvezza in campionato, e che debba giocare una semifinale di coppa. «Non sta a me dirlo. Questa anomalia, se si può chiamare così, dipende solo dall'andamento altalenante della stagione. La squadra gioca bene e meriterebbe un'altra posizione in classifica». Vargas, Baiocco, Sardo, Pià, Colucci, Sottil e Bizzarri sono infortunati. Che Catania sarà? «Oltre a fare la conta dei disponibili, dovrò anche pensare alla partita di domenica prossima con la Lazio. Match che riveste un'importanza fondamentale per la nostra squadra». Quindi all'Olimpico si vedrà un Catania attendista? «Mai. Non andiamo a Roma per difenderci solamente. Sarebbe un errore. Se scendessimo in campo con questa impostazione mentale, rischieremmo solo di fare una brutta figura». A Palermo si è vista una squadra in crescita, capace di costruire tante occasioni da rete. «Stiamo crescendo e migliorando. Ho fiducia in questo gruppo e credo che anche domani i miei ragazzi dimostreranno il loro valore. Il passaggio del turno non è così scontato come tutti credono».

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