A Boonen l'inferno della Roubaix

Un elemento in meno, quindi: ma anche senza pioggia lo spettacolo è stato eccezionale. Ha vinto Tom Boonen, già primo nel 2005; per ripetersi, il belga ha dovuto piegare la resistenza di due colossi di calibro pari al suo: Fabian Cancellara e il nostro Alessandro Ballan. I tre più forti interpreti del pavè hanno illuminato con la loro azione gli ultimi 35 km di gara. Una gara che aveva perso un protagonista già prima della Foresta di Arenberg (snodo fondamentale a 100 km dal traguardo): Filippo Pozzato, caduto (con Flecha) prima del terribile tratto di pavè, è stato costretto a svenarsi per rientrare, e quando ce l'ha fatta (a -65) non aveva più energie per partecipare alla battaglia che da lì in poi si è scatenata. Una battaglia di gambe ma anche di tattica: Cancellara ha mandato all'attacco il suo gregario Ljungqvist sul settore di Orchies (-60), e Hoste, un altro dei favoriti, ha risposto muovendo la pedina Van Summeren: quest'ultimo ha forzato sul tratto di Bersée (-55), e dalla sua azione ha preso il volo un gruppetto di 8 corridori, tutti i più forti: Boonen con Devolder; Cancellara con O'Grady; Hoste con Van Summeren, appunto; il giovane Maaskant; e Ballan. A prima vista, si è capito che questi 8 non li avrebbe ripresi più nessuno. Non Flecha, che pure ci ha provato con Baldato e Guesdon; non Pozzato e Quinziato, ormai in riserva; non Hincapie, attardato da una sfortunata foratura. E allora corsa a 8. Sul settore in pavè di Mons-en-Pévèle (-50) l'attacco di Devolder, vincitore del Fiandre domenica scorsa, mandato in avanscoperta dal capitano Boonen; ovvia risposta di Cancellara, che ha lanciato O'Grady (primo a Roubaix nel 2007). E obbligo per Hoste e Van Summeren di un superlavoro per ricucire. Impresa riuscita a -38, ma a che prezzo? Al prezzo che quando Boonen ha forzato ai 35 km, Hoste non ne aveva più ed è rimasto indietro. Cancellara e Ballan invece non hanno perso tempo e si sono accodati. Ma Tom era troppo in palla stavolta, e ha rintuzzato i tentativi dei compagni di fuga (soprattutto di Cancellara sul Carrefour de l'Arbre, a -17), per vincere poi nettamente nella volata a tre, davanti a Fabian e all'italiano. Ma per Ballan essere salito su un simile podio con due avversari così è una soddisfazione che rimarrà viva.