MANCHESTER Rosolino l'immortale. Un altra medaglia per ...
«Ciao Valentina - saluta il napoletano per ringraziare la fisioterapista - se si va a medaglia è merito anche di chi lavora dietro le quinte». È questa la scena più bella della mattina, abbinata anche al quinto tempo di qualificazione di Emiliano Brembilla (3'44"10), mentre guerrieri come Prilukov e Carry, Korzienwski e Maragalis inseguono affannosamente. A Rosolino manca l'oro individuale in vasca corta: e purtroppo la sera non riesce a dargli questa gioia. Ma la vasca ha ancora in serbo una medaglia per lui: d'argento. Il 29enne napoletano nuota in 3'39"60 e finisce dietro al russo Yuriy Prilukov, medaglia d'oro a tempo di record europeo con 3'37"35. Bronzo al britannico Robert Renwick, sesto l'altro vecchio leone azzurro, Emiliano Brembilla. C'è insomma un filo che unisce quest'avventura azzurra, che esalta leoni come Massimiliano, fresco come un esordiente. «Il mio segreto è divertirmi, perciò non sento la fatica». E lo stesso aveva detto dopo la medaglia in staffetta Filippo Magnini, che nelle braccia aveva un grande tempo già nei 200 sl individuali conclusi al quinto posto e che lo ha sprigionato quando serviva di più, quando c'era da lasciare sotto il podio gli Usa di Ryan Lochte: Filippo, insieme a Brembilla, Rosolino e Cassio, ha portato sul podio e al record italiano di 6'58"39 quella staffetta che ai Giochi di Pechino vorrà difendere la medaglia di bronzo di Atene, contesa più che mai dagli inglesi che ci hanno sfilato il record europeo di Shanghai (6'59"08, ora 6'56"52). Il bicampione del mondo in attesa di chiudere questa rassegna nei 100 sl, ha sfogato la sua rabbia del giorno prima stampando un 1'42"53 lanciato che esalta le qualità di combattente in acqua del pesarese. Anche lui che ha festeggiato la sua trentesima medaglia in carriera, come Rosolino (che ora è quota 58), è venuto a Manchester per divertirsi: solo così si raggiungono i risultati.