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Domenico Latagliata Dice sempre ...

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C'è il Milan che si appresta a dare l'assalto all'ultima possibilità che gli rimane per sognare la qualificazione in Champions League, ma c'è anche tanto altro: «Dovessimo battere i rossoneri, cominceremmo la discesa verso l'approdo in Europa. Pensiamo però a vincere, non a gestire il vantaggio che abbiamo in classifica. Il Milan è la solita squadra, pericolosa come sempre: hanno recuperato Kakà e questo deve metterci sull'attenti. Ammetto comunque che non mi aspettavo fossero così in ritardo a questo punto della stagione. Maldini? Un super: dovesse smettere mi spiacerebbe, anche perchè mi sembra sia ancora tra i migliori del suo ruolo». Fa capolino anche l'ipotesi di un ko casalingo, ma il campione del mondo non si scompone: «Se anche succedesse, non credo comunque che per loro sarebbe facile venirci a prendere: lo stesso discorso vale per noi e la Roma, i giallorossi dovrebbero sbagliare troppe gare per far sì che noi si riesca a finire secondi». E allora l'obiettivo si sposta su quel che sarà l'anno prossimo quando la Juve dovrà tornare a lottare per lo scudetto: «La distanza che ci separa dalle squadre ancora in lizza per la vittoria della Champions è tanta, in tutto. Dietro certi risultati c'è un lavoro lungo, gente che gioca insieme da anni: il nostro gruppo si è invece appena formato e non sarebbe facile competere con certe potenze e nemmeno con chi ha già finito la sua corsa europea da un pezzo. Pessimista? No, realista». E anche spigoloso: «Amauri? Non lo conosco e non mi permetterei di dargli consigli, né sul fatto di venire alla Juve né sulla questione passaporto: semplicemente, la sua situazione non mi interessa». Gli Europei e Del Piero? «Intanto spero di andarci io. Siamo in tanti che vorremmo rappresentare l'Italia: non voglio essere antipatico, ma al momento penso solo a me stesso».

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