Mancini sotto accusa I tifosi: non si impegna
Da quel momento in poi, per un mese, per Mancini fu rinascita. Gol, assist, baci, abbracci e sorrisi. Poi il sipario è calato di nuovo, le prestazioni sono tornate anonime e i sorrisi hanno lasciato spazio ai musi lunghi. E martedì un nuovo scollamento col pubblico che si è un po' stancato della sua incostanza. Fischi e lavata di capo di Spalletti negli spogliatoi per il brasiliano che in zona mista (dove si effettuano le interviste) è passato a velocità doppia rispetto a quella che aveva sviluppato in campo. Futuro? Lontano da Roma, ormai è sicuro. Fortuna sua quel gol contro il Lione è diventato sigla televisiva di mezza europa e a uno così sul mercato, nulla è precluso. E martedì all'Olimpico di operatori di mercato, nazionali e non, ce n'erano a valanga. Primo tra tutti Predrag Mijatovic (c'era anche Bronzetti). In che veste c'era il Real a Roma? Per verificare lo studio di fattibilità su De Rossi e Aquilani, prendersi Mancini con l'avallo della Roma o ripercorrere la storia, stile Chivu, ed alzare il prezzo del brasiliano promesso all'Inter? É un rebus, questo è sicuro. L'incerto futuro sulla panchina nerazzurra dell'omonimo allenatore dell'Inter, può aver cambiato la situazione. Ultimamente il giocatore è tornato a far parlare di sè per le sue frequentazioni e uscite serali. Tutto in perfetta regola per carità, nessuno scandalo ci mancherebbe. Il flirt con la Varone è finito, lui è un po' triste e si vede in giro con un amico brasiliano estraneo al calcio. Intanto il tifo giallorosso è praticamente schierato. Ieri le radio, che tastano il polso ai tifosi attraverso le telefonate in diretta, emettevano la sentenza. Le critiche, per la verità, non sono state solo per lui. Anche l'altro brasiliano Taddei non è stato risparmiato. Nessuno l'ha accusato di scarso impegno, ma lo stato di pessima forma dura ormai da troppo tempo.