Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Giancarlo Baccini Max ...

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

Neanche a farlo apposta, a comunicare la rinuncia a un viaggio che sarebbe stato imbarazzante per l'intero mondo dell'automobilismo (sportivo e non) è stata la DPA, un'agenzia di stampa tedesca... Particolare che dà un tocco grottesco a una vicenda in superficie frutto della tipica ipocrisia britannica ma in realtà impregnata di significati oscuri e inquietanti: Mosley, figlio del fondatore del partito fascista d'Inghilterra, è stato filmato mentre pratica sesso sado-maso con delle prostitute vestite come ebrei rinchiusi nei campi di sterminio nazisti, e conta in tedesco le frustate. Mosley continua a sostenere che non si dimetterà, ma il fatto che sia stato convinto a non presentarsi in Bahrein testimonia come l'ondata di indignazione sollevatasi dal mondo dell'auto stia facendo breccia nel bronzo della sua faccia. Decisivo, in questo senso, dev'essere stato il mancato sostegno di Bernie Ecclestone, cioè del vero padrone dello sport automobilistico e burattinaio dello stesso Mosley (fu Bernie, di cui il buon Max era l'avvocato, a metterlo alla guida della FIA nel 1991). Ecclestone ha datouna motivazione commerciale al suo «no» alla presenza di Mosley al GP di domenica («si parlerebbe solo di lui e non di corse», ha detto), ma la verità è che ha capito che è venuto il momento di buttare l'amico a mare prima che trascini tutti a picco. Oltretutto Ecclestone è ebreo, così come di origini ebraiche è Jean Todt, l'uomo che - aldilà delle smentite - avrebbe dovuto prendere il posto di Mosley nel 2009. Tutto, ormai, lascia credere che l'avvicendamento sia imminente. Se il nuovo presidente non sarà Todt, la carica toccherà a un romano, il vicepresidente FIA Marco Piccinini, ex braccio destro di Enzo Ferrari e ancor oggi membro del CdA del Cavallino, non a caso soprannominato «Monsignore».

Dai blog