Domenech: Totti, un'assenza pesante
Dobbiamo tornare indietro al botteghino accrediti in viale dei Gladiatori. «A Roma sono già venuto, ma all'Olimpico è la prima, alle tre ero ancora in Francia. È bello il tempo, è primavera. A Parigi non era così. Ci sono diversi francesi stasera che giocano, sicuramente Mexes è uno di quelli sotto osservazione. É un gran giocatore, è saldamente nel gruppo della prima squadra. L'ho visto molto quest'anno, spesso anche in televisione. Nella partita a Milano quando fu espulso fu una tremenda ingiustizia. L'arbitro l'ha ammonito solo perché ha tagliato un pezzo di terreno di gioco mentre andava fuori dal campo infortunato. E poi ammonito nuovamente per un fallo che non ha commesso, Crespo si era buttato. Ma gli arbitri italiani li conosciamo». Eh sì con gli arbitri non ha un bel rapporto Domenech, ebbe modo a distanza di anni di parlare di una partita con la sua Francia under 21 contro l'Italia, senza contare l'affaire Materazzi. Cammina nel viale, lo riconoscono. «Te saluta Materazzi», gli ricorda un tifoso. «Devi fà giocà Mexes in nazionale», gli dice un altro, che aggiunge «non sei capace ad allenare, ritirati». Lui passa e sorride: non capisce. Prende il suo biglietto e torna verso i tornelli della Monte Mario. E Giuly?. «E' uno come tutti gli altri, se gioca bene potrà tornare in nazionale». Non gli si allunga il naso, ma si vede che non è convinto. Colpa di un sms galeotto alla first lady del calcio francese. «Sa che Donadoni rischia fortemente la panchina?». «E' il nostro mestriere», risponde caustico facendo una riflessione sulla sfida di Champions: «Totti è un'assenza pesante».