Giada Oricchio NAPOLI Al ...
Fontana nulla può. Il Palermo, che non aveva demeritato, esce annichilito e con la difesa ancora una volta perforata: 49 reti subite. Un successo importantissimo perché permette al Napoli di raggiungere l'obbiettivo fissato: raggiungere quei 40 punti utili a stare tranquilli e a togliersi qualche soddisfazione. Da oggi in poi tutto è possibile: nel mirino c'è l' intertoto. E mister Reja non poteva sognare una serata migliore per celebrare le sue 126 panchine che lo fanno entrare di diritto e merito nella storia del club azzurro. Dopo il minuto di silenzio osservato in memoria di Matteo Bagnaresi, il tifoso del Parma morto tragicamente in un autogrill, la partita inizia e non è un bel Napoli. Scarsa l'intensità e la costruzione del gioco, colpa di una formazione sbagliata. Blasi, centrale davanti alla difesa, (Pazienza spostato sulla destra) per arginare le tre mezze punte palermitane, risulta troppo schiacciato sulla retroguardia dove Contini ha preso il posto di Santacroce, fermato da noie muscolari. Sulle fasce Savini e Grava, due non incursori che saranno sostituiti nella ripresa da Garics e Bogliacino, dando un nuovo assetto al Napoli: quattro difensori e il «Boglia» alle spalle di Calaiò e Lavezzi. Nel Palermo del Colantuono bis la prima mossa è il ritorno alla retroguardia a 4. Davanti due mediani di copertura e tre più liberi: Jankovic, Simplicio e Caserta. Unica punta Amauri che fa reparto a sé. Per fortuna dei napoletani nel primo tempo bersaglia la porta di Gianello senza però mai metterla a fuoco. Tra i padroni di casa, Hamsik viene annullato da Migliaccio, mentre el pocho raramente illumina la notte di Fuorigrotta e l'arciere palermitano non incide, colpa anche dei pochi palloni giocabili. Se il Napoli è contratto e legato, al contrario i siciliani sono tonici e tambureggianti e hanno l'indiscusso dominio del centrocampo. Al 9' Balzaretti scende sulla corsia sinistra e centra in pieno la traversa dalla grande distanza, è la risposta al colpo di testa di Domizzi bloccato sulla linea da Fontana (5'). La partita sembra destinata allo 0 a 0 e invece i padroni di casa punti più volte in zona cesarini, la scossa argentina, dopo aver sprecato al 4' del secondo tempo, pennella un assist pallonetto di piede che lo slovacco butta dentro. Il Palermo regge bene il primo tempo, ma cala vistosamente nel secondo e non regge fino alla fine. Al 43' partita interrotta per lancio di fumogeni dalla curva B, lo stadio condanna. La Napoli civile anche.