Bernard: ma quale doping, solo farmaci per l'asma
«Tutto il mondo pensa che questi prodotti favoriscano un miglioramento delle prestazioni - dice Cervetti - ma servono solo a respirare meglio». Circa il 20% dei membri della nazionale francese di nuoto dispone di un'esenzione terapeutica. Non è un'anomalia, spiega il medico: l'asma da sforzo è una patologia che colpisce chi «passa più di 20 ore a settimana in ambienti caldi e umidi» come le piscine. I controlli antidoping a cui si è sottoposto Bernard, anche dopo le gare di Eindhoven, non hanno dato risultati anomali. Intanto a Sydney nel corso dei campionati nazionali australiani, validi anche come trials per la selezione olimpica, Eamon Sullivan ha nuotato in semifinale i 100 stile libero in 47"55, a soli 5 centesimi dal freschissimo record del mondo stabilito sabato da Bernard. E Sullivan, che nuota con lo stesso costume di Bernard, crede di potersi migliorare ancora nella finale di oggi. «Ho ancora un piccolo margine, posso migliorare ancora qualche dettaglio», ha detto l'australiano. Lo scorso 17 febbraio Sullivan aveva battuto il vecchio primato dei 50 stile di Alexander Popov, fermando il crono sui 21"56. Possibile che anche lui soffra di asma?