Tiziano Carmellini t.carmellini@iltempo.it ...

La cosa ronza in testa da tempo a Spalletti che continua, giustamente, a prender tempo. La Roma è l'unica italiana in corsa sui tre fronti e la cosa potrebbe essere un deterrente nelle prossime settimane che si annunciano belle piene come quelle appena trascorse. Ma dal weekend di Pasqua la squadra di Spalletti è uscita con nuove certezze e soprattutto con tre punti in più rispetto all'Inter sconfitta a San Siro dalla Juve. Risultato: Roma a -4. L'obiettivo comune dei giallorossi era ed è, ora più che mai, crederci. Anche a costo di andare oltre. Lo ha detto a suo modo Spalletti dopo il successo contro l'Empoli prima ancora di sapere dello scivolone nerazzurro. Poi a più riprese ci sono tornati tutti, finendo con capitan Totti, l'unico che dopo il ko dell'Inter a San Siro aveva fatto «all in» rilanciando le ambizioni scudetto dei giallorossi. «Adesso otto finale» aveva tuonato il romanista al quale ieri ha fatto da contraltare un altro romano doc: Alberto Aquilani. Dal ritiro azzurro della nazionale, il romanista ha messo altra legna sul fuoco dell'inseguimento giallorosso. «Continuiamo a credere allo scudetto - ha detto - ora più di prima e sarebbe una follia non farlo dopo tutti i sacrifici che abbiamo fatto». Già, sacrifici che stanno portando ai meritati frutti grazie anche a qualche «aiutino» stavolta non dato ai nerazzurri che anzi contro la Juve hanno scoperto cosa vuol dire avere un arbitro contro. Merito comunque dei bianconeri che, nonostante la vittoria di misura, avevano dominato la capolista alla quale avrebbero potuto imporre un risulttao molto più pesante. «Ringraziamo la Juventus che ci ha fatto un bel regalo, a meno quattro si sta meglio» sorride Aquilani che svela l'euforia di questa Roma. «Nello spogliatoio c'è molto entusiasmo ma siamo tranquilli e concentrati su tutti e tre i fronti». E con otto gare da disputare, impossibile non tener d'occhio un calendario che pende vistosamente dalla parte della Roma. «Da una parte è vero, ma in questo periodo, a poche giornate dal termine, non ci sono partite facili, neanche la prossima contro il Cagliari che è in forma e ha bisogno di punti. Noi andremo lì per vincere, senza farci distrarre dall'impegno contro il Manchester United». E non crede alla storia della Lazio che si tirerà indietro nella sfida in programma sabato prossimo all'Olimpico proprio contro l'Inter. «Non credo gli farano un favore, perchè in campo tutti cercano di fare il meglio». Vero, ma per la Lazio se dovesse arrivare un altro scudetto giallorosso, non sarebbe esattamente come manna dal cielo.