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Bene al di là della legittima ...

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Con una sola notazione amara: é giusto che per arrivare a una simile celebrazione collettiva ci sia voluta la scomparsa di un ragazzo solare, onorato anche dalla bandiere di opposto segno calcistico? Ma il derby ha segnato anche le prospettive delle due romane, forse più pesantemente quella di una Roma che, già di fronte a una rimonta difficile, ha visto dilatarsi ulteriormente il suo margine dalla vetta. E adesso il popolo romanista si chiederà come sia stato possibile che, dopo avere scalato un paio di «ottomila», il Milan e il Napoli al San Paolo, la squadra si sia arresa di fronte a un'altura che la classifica indicava come di livello molto più abbordabile. Questione di testa, torno a ripetere, da verificare quanto i meriti indubbi dei laziali siano stati esaltati da una prova modesta e da interpretazioni infelici. Ma, ancora in corsa su tre fronti, la Roma ha diritto alla fiducia che la stagione le accredita. Sabato, con l'Empoli all'Olimpico, Inter-Juventus potrebbe restituire un filo di ottimismo, anche se non è sicuro in quale direzione debba essere indirizzato il tifo giallorosso, in chiave secondo posto. Per la Lazio, il ritorno all'entusiasmo è fondamentale, dopo avere recuperato quanto gli infortuni e gli impegni di Champions le avevano tolto, una qualificazione per l'Europa minore accessibile, probabile però che le attenzioni possono concentrarsi su quella finale di Coppa Italia da giocare nell'Olimpico amico. Magari con un ulteriore derby da onorare nel segno della civiltà, odio e violenza relegati ai margini.

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