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Per la classifica giallorossa cambia poco

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Così non è stato ed ero assolutamente certo che sarebbe stata partita vera, non fosse altro perchè con un atteggiamento diverso si sarebbe quantomeno offeso il ricordo di Gabbo. Per la Roma è stata una beffa, una sconfitta in pieno recupero quando ormai si pensava che gli sforzi fatti nel secondo tempo, anche se non del tutto convincenti, non potessero portare altro che ad un pareggio. Il risultato di parità già acquisito dall'Inter prima dell'inizio del nostro secondo tempo avrebbe dovuto indurre gli uomini di Spalletti a cercare con maggior vigore e voglia quella vittoria che almeno sulla carta avrebbe potuto riaprire il discorso scudetto. Pratica definitivamente chiusa anche se personalmente non ho mai creduto che si sarebbe riaperta. Ci ha creduto invece la Lazio fino alla fine ed ha sfruttato l'unica vera occasione avuta nel secondo tempo, raccogliendo al termine della gara più di quello che avrebbe meritato, favorita anche da un rigore quanto meno dubbio decretato dall'arbitro Morganti ad inizio ripresa. Resta l'amarezza di aver perso contro una squadra che cercava l'unico risultato utile per dare un senso ad una stagione in ombra. In classifica cambia poco o nulla con la Juventus che non sfrutta il passo falso della Roma e resta a sei lunghezze. Un secondo posto che ormai è in cassaforte, tenuto conto che il calendario della Roma, da adesso fino alla fine del campionato, non dovrebbe riservare sorprese di alcun tipo. E' importante che questa sconfitta non comporti ripercussioni psicologiche nel gruppo, ma venga considerata soltanto come un passo falso ed un ulteriore occasione buttata al vento per mettere pressione alla squadra di Mancini.

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