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Tiziano Carmellini [email protected] ...

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Una partita che ha un sapore tutto particolare soprattutto per i giocatori di Roma: cinque in totale stasera all'Olimpico in quell'orario pazzesco che fa ridere solo le tv. Ma anche per la gente, per lo sfottò post-gara che sulle due sponde del Tevere diventa tormentone perpetuo. Spalletti sa bene che la Roma arriva col vento in poppa all'appuntamento, ma è altrettanto consapevole delle qualità di questa Lazio ritrovata e del fatto che partire favoriti al derby non è mai una cosa piacevole. Così, fedele al motto del «chi ha meno da perdere parte in vantaggio», vola basso e allerta i suoi alla vigilia. «Noi siamo stati bravi quest'anno - sottolinea Spalletti - loro hanno passato un brutto periodo. Ora però sono una squadra in ripresa. la Roma sta bene ed è nelle condizioni per poter affrontare al meglio questo derby. Ma c'è sempre l'insidia della tensione perchè i ragazzi lo vivono in una maniera particolare. E dall'altra parte ci sarà una Lazio che ha giocato le ultime partite molto bene. Poi bisogna vedere chi scende in campo. Possono giocare con le punte strette, o larghe con il trequartista alle spalle. La Lazio è una grande squadra, è un club con tradizione, ambizione e non si può cullare su una classifica tranquilla. Loro ci metteranno ancora qualcosa in più per fermare la nostra rincorsa. Partita apertissima». Ma Spalletti sa benissimo che il vero problema della Roma può essere solo la Roma. La testa dei suoi giocatori, soprattutto dei tre romani, ormai ossatura della squadra, che vivono la stracittadina in maniera unica. «Se parliamo dei punti in palio è una partita come le altre. Poi però per quanto riguarda le emozioni che dà, la partecipazione che provoca, la voglia di vincere è diversa da tutte le altre partite. A noi servirebbero tre punti e anche una vittoria per la piazza e la gente. Ma sarebbe un errore farci prendere troppo dal coinvolgimento emotivo». Lui palesa sicurezza, ma non nasconde una leggera ansia da derby. «Non sono nervoso, ma solo un pochino in attesa. Chi è romanista il derby lo vive invece con un pò di tensione. Vogliamo tentare di vincerlo e di conseguenza la tensione è sempre al massimo. Morganti-Mexes? Credo si tratti solo di una coincidenza». Sugli spalti il derby della solidarietà nel ricordo di Gabriele Sandri, il tifoso ucciso. «Al di là di questa partita, il ricordo di Gabbo è sempre aperto - dice Spalletti - la sua famiglia ci ha dato grandi insegnamenti. Il papà ha preso questa decisione importantissima, iniziativa cui va dato molto spazio. Perchè bisogna ricordare che la vita umana è la cosa più importante oltre il risultato». Chiusura sulle voci di una cessione societaria smentita prima dall'ad giallorosso Rosella Sensi e poi dalla controllante Italpetroli. «Noi siamo tranquilli, ho parlato con Rosella Sensi, abbiamo grande fiducia nella società: mi ha detto che rimane lei alla dirigenza».

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