Alessia nuota ancora nell'oro
Gli avversari hanno nomi altisonanti, (Prilukov, Korzeniowsky) Rosolino però ha sempre amato stupire tutti e sfodera una prestazione che forse non avrebbe realizzato neanche qualche anno fa. Domina i 400 l'inossidabile Max, in una progressione costante e senza cedimenti dove l'unica concessione che deve fare è in favore di Prilukov, e sono quei 40 centimetri che lo separano da un oro insperato, almeno quanto il 3'45"19 con il quale chiude la sua splendida fatica. Seconda finale di giornata e seconda medaglia, questa volta d'oro e griffata Alessia Filippi. Sono i 400 misti il teatro della contesa e Alessia della battaglia sui quattro stili è campionessa europea in carica. Le frazioni della Filippi rapiscono gli occhi per l'eleganza con la quale sfila tra le corsie, leggera come se non percepisse alcun tipo di attrito. Sembra non faticare Alessia, si concede una riflessione nell'apertura a farfalla e poi si mette davanti a tutte, con un dorso devastante, una rana decisa e uno stile prepotente. Chiude in 4'36"68, semplicemente superiore. E alla fine le staffette e non potevano non arrivare altre due medaglie, frutto di due storie diverse. Nella 4x100 sl gli uomini sono abituati a lottare per le medaglie mentre le donne si sono fermate al bronzo di Helsinky 2000, anche quello anno olimpico, anche quello europeo anomalo. E così l'argento dei ragazzi è frutto di tanto cuore ma anche della squalifica della Russia, giunta prima davanti alla Svezia. La stessa medaglia al femminile, lasciatecelo dire, vale almeno il doppio. Ferraioli, Pellegrini, Simonetto e Chiuso chiudono col record italiano in 3'41"08, seconde solo al primato mondiale stabilito dalle olandesi. Per quel che riguarda i tuffi, quarto posto con l'amaro in bocca per la coppia Batki-Dallapé, discontinue ma a soli 36 centesimi dalla medaglia.