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Domenico Latagliata Trionfo vero, a ...

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L'Italia chiude così una stagione magnifica, che ha portato in dote anche la coppa di gigante di Denise Karbon, vinta più di un mese fa e consegnata ieri. In totale, nove vittorie e altri sedici podi: raramente, in passato, gli azzurri della neve avevano saputo fare meglio. Ieri è stata la giornata dei Moelgg di San Vigilio di Marebbe, paesino nel cuore delle Dolomiti classe 1982 Manfred e 1983 Manuela: biondi e slanciati, belli e allegri. Un sogno di ragazzi, insomma, coccolati a vista da mamma Rita e papà Peter. Manni, vicecampione del mondo in carica di speciale, ha vinto la coppa, ottenuto la sua prima vittoria in gara e infilato altri sette podi in stagione. La bella Manuela ha invece chiuso l'annata con il terzo podio stagionale: l'appuntamento con la vittoria è inviato ai prossimi mesi, non c'è dubbio: «Per me è stato molto più impegnativo seguire in tv la seconda manche di Manni che scendere in gigante», ha rivelato lei alla fine. Il tutto, mentre il fratellone si godeva i complimenti di Tomba e ringraziava il francese Grange, autore di un clamoroso errore nel finale della seconda manche che gli consegnava la vittoria di coppa, con un margine di 19 punti, nonostante il sesto posto di giornata. Per la cronaca, la gara è stata vinta dall'austriaco Reinfried Herbst davanti allo svizzero Daniel Albrecht e a Marcel Hirscher. Interessa a pochi, però: Moelgg riporta così in Italia la coppa tra i pali stretti che prima di lui avevano vinto solo Alberto Tomba (1988, 1992, 1994 e 1995) e Giorgio Rocca (2006). «C'è tanta emozione in questa coppa - ha dichiarato alla fine l'azzurro -. A inizio stagione volevo vestire il pettorale rosso: ora ci sono riuscito e posso dire che è stata molto dura. Mentalmente ero pronto e tranquillo: prima che partissi per la seconda prova, non mi hanno neppure detto che Grange era praticamente uscito. Ho sentito un urlo negativo dei francesi ma non ho chiesto niente: mi sono solo detto «fai la tua gara e non farti deconcentrare. «Ed è andata bene». Più che bene. Un trionfo, appunto: di un italiano sulle nevi italiane. Impossibile volere di più.

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