Pescati i più forti d'Europa
Non si deve prendere troppo sul serio il sogno di una clamorosa rivincita dopo il disastro del primo viaggio all'Old Trafford, ogni attenzione va rivolta al livello dei rivali, probabilmente i più forti di questa «final eight». Ma per la Roma anche quella severa lezione può avere rivestito una sua utilità, come è stato sottolineato da Spalletti, oggi alla panchina numero trecento, ai fini di una crescita che ha consentito, oltre a un cammino lusinghiero in campionato, l'impennata del Bernabeu. Solita telenovela sul sorteggio pilotato, come puntualmente avviene quando si fissano gli abbinamenti per gli eventi internazionali più attesi, ma del resto la Roma non aveva tante probabilità di aggiudicarsi le due rivali da tutti gli altri più ambite, lo Schalke 04 e il Fenerbahce di Zico. Poiché all'Olimpico si giocherà il primo giorno del mese prossimo, definiamolo un bel pesce d'aprile, non proprio di quelli che si accolgono con un sorriso. Ma intanto la Roma è di fronte al secondo, terribile ostacolo della famosa triplice barriera, il Milan arriva forte del suo cammino da primatista nel girone di ritorno, sette vittorie e tre pari. Spalletti alle prese con il pericolo giallo, l'intero centrocampo in diffida. Fuori Mexes, rischiano di saltare il derby De Rossi, Aquilani, Pizarro e Vucinic, forse il tecnico deciderà per un turnover forzatamente limitato, in relazione al valore del rivale di turno. L'Inter avrà il vantaggio di sapere in anticipo il risultato della Roma, evento che si verificherà ancora per un mese, giallorossi per tre volte in campo di sabato all'ora del tè. la capolista comoda comoda il giorno dopo, magari in notturna. Alle sei di oggi in campo anche la Lazio a Udine, il diffidato Pandev in campo: ma un attaccante il giallo dovrebbe essere così autolesionista da cercarselo.