Grygera e Trezeguet
Ranieri deve fare i conti con la febbre di Molinaro e la squalifica di Nedved ma indovina i sostiuti: Grygera e Salihamidzic. Il ceco, che è tutto destro, sfodera una prestazione da ricordare: gol con un gran tiro dai ventitre metri che sblocca lo 0-0 al 25' e incursione con assist al bacio per il 2-0 di Trezeguet al 33'. E pensare che negli ultimi tempi era stato uno dei bianconeri più criticati. Come a lui Marassi fa bene anche a Trezeguet che torna al gol dopo un mese e mezzo proprio nello stadio del capocannoniere Borriello, ora agganciato in testa alla classifica marcatori e ieri sera apparso in ombra, complice l'infortunio muscolare di una settimana fa a Cagliari e che gli aveva impedito di allenarsi per tutta la settimana. Ma la Juve è la Juve e il bomber genoano aveva fatto di tutto per affrontarla, anche se poi in campo si è visto che non stava al massimo. Peccato per il Genoa, visto che negli ultimi tempi era andato a mille, mentre il rivale Trezeguet era precipitato in un'astinenza che durava dalla doppietta di Livorno di fine gennaio. Ma la precaria condizione fisica di Borriello è solo uno dei tanti problemi che affliggono il Genoa, già alle prese con gli infortuni del portiere Rubinho, di Paro, Bovo e Santos, più la squalifica di Juric (nella ripresa perderà anche Milanetto, toccato duro da Camoranesi). Così Gasperini opta per De Rosa centrale e un trio d'attacco formato da Sculli, Borriello e Leon. In porta va Scarpi, con il quale fino a ieri il Genoa aveva conquistato 10 punti su 12. La cabala stavolta non ha funzionato, troppa era la voglia della Juve di tornare alla vittoria per consolidare il terzo posto, alimentata anche dai risultati del pomeriggio: la sconfitta della Fiorentina a Siena e la vittoria del Milan ad Empoli. Il primo tempo non è entusiasmante, condizionato anche da un campo reso pesante e scivoloso dalla pioggia che non smette mai di cadere. Le due squadre si studiano, poi Grygera trova il jolly e la partita prende la piega sperata dalla Juve. Il raddoppio di Trezeguet (in linea con De Rosa e dunque in posizione regolare) mette il risultato in cassaforte, anche se sotto l'acquazzone di inizio secondo tempo Buffon compie una delle sue parate miracolo deviando sul palo la girata ravvicinata di Sculli. A metà ripresa Ranieri toglie Sissoko (ammonito e a rischio rosso) e il faro Cristiano Zanetti, infortunato, per Nocerino e Tiago, ma la musica non cambia. La gara ha un solo spartito, ovviamente di colore bianconero, anche perché il Genoa non ne ha più, decimato dalle assenze e incapace di graffiare in attacco. Così la Juve torna a Torino con tre punti che fanno morale ma soprattutto classifica e nella vittoria c'è molto di Ranieri, che si è tolto una bella soddisfazione verso chi lo aveva messo in discussione dopo la sconfitta con la Fiorentina.