Alessandro Austini [email protected] Un altro traguardo ...
L'unica nella sua vita, quella che porterà indosso con orgoglio fino all'ultimo minuto che dedicherà al calcio giocato. Ieri mattina si è svegliato con qualche acciacco e non è sceso in campo per l'allenamento, complice anche la pioggia. «È solo una leggera influenza, vedrete che ci sarà» dicono a Trigoria. Totti non vuole mancare perché oltre al suo obiettivo personale ricco di fascino c'è un campionato da tenere vivo dopo la storica impresa del Bernabeu. Al San Paolo, salvo imprevedibili complicazioni, ci sarà e le sue presenze in campionato diventereanno 389. Alle quali vanno aggiunte le 42 di coppa Italia, 36 in Champions, 30 in coppa Uefa e le 3 di Supercoppa. Dopo aver segnato il duecentesimo gol ed ereditato da Giacomino Losi il primato del romanista più presente in campionato, Totti entra nella ristretta cerchia di giocatori che hanno disputato almeno cinquecento gare nella stessa squadra: gente come Maldini, per esempio, che ha appena superato quota mille, lo Zanetti interista, lo «zio» Bergomi, «Billy» Costacurta e Del Piero. Una stagione magica che il capitano vuole coronare con un trofeo importante. «Siamo arrivati fino a qui e cercheremo di proseguire la nostra corsa fino in fondo» ha detto nella notte magica di Madrid. Ma la Champions va dimenticata per un mese. La testa della Roma si risposta sull'obiettivo fissato prima di partire per la Spagna: riprendere l'Inter. A sei punti di distanza la missione non è più impossibile. E Napoli diventa una tappa fondamentale come nelle stagioni degli ultimi due scudetti giallorossi. La rimonta al San Paolo nell'82-83 diede fiducia alla Roma di Liedholm, nel 2001 proprio Totti illuse i tanti romanisti presenti che la festa tricolore poteva già iniziare con il gol del momentaneo 1-2: poi il pareggio di Pecchia rinviò tutto alla sfida col Parma. Spalletti si affiderà all'entusiasmo del capitano per frenare quello di una città impazzita dopo la vittoria sull'Inter. Il tecnico ha festeggiato ieri a Trigoria con i giocatori il suo quarantanovesimo compleanno. «Il regalo gliel'abbiamo fatto mercoledì - ha scherzato su Roma Channel Totti che poi si è rivolto al tecnico in slang romanesco - occhio che te stai a invecchià, c'hai le rughe pure in testa...». Anche i compagni si sono uniti agli auguri del capitano. «Speriamo di vincere ancora tanto e di andare lontano insieme» il pensiero di Vucinic e Cassetti. Il montenegrino è su di giri. «L'Inter è più forte di noi ma lo era anche il Real Madrid - ha detto a Sky - il campionato è ancora lungo, siamo pronti a farle uno scherzetto». A Napoli potrebbe giocare dall'inizio al posto di un Mancini non al meglio. Taddei confermato a destra, dubbi sul trequartista centrale: Giuly ha preso una forte botta ieri in allenamento mentre Perrotta a Madrid ha accusato un nuovo fastidio all'inguine. Due i cambi previsti in difesa: dentro Panucci e Ferrari per Cicinho e Juan. Quest'ultimo ha recuperato in tempi record dall'infortunio patito nell'andata col Real ma ancora non è al top. Tornerà utile sabato col Milan, considerando anche la diffida che pende sulla testa di Mexes. Pizarro non sta ancora bene (micro-lesione alla coscia) e potrebbe partire ancora dalla panchina: fiducia alla coppia romana De Rossi-Aquilani, straordinari protagonisti al Bernabeu.