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L'Europa s'inchina

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Spalletti e Rossi

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Nonostante il «low profile» tipico del suo stile, c'è molto di Luciano Spalletti in questo successo giallorosso, ma soprattutto nella crescita esponenziale di questa Roma che resta in corsa sui tre fronti. Difficile tornare indietro con la mente e mettere a fuoco quel poco che restava del gruppo giallorosso, poco prima del suo arrivo nella capitale. Spalletti è piombato a Trigoria, ha imposto un suo modo non solo di giocare ma anche di essere gruppo, di stare dentro e fuori dal campo e ne ha iniziato, progressivamente, a raccoglierne i frutti. Ora non solo la Roma e l'Italia, ma tutta l'Europa del calcio che conta, gli riconosce capacità qualità e innovazione. L'uomo nuovo che è riuscito a spazzar via anche i vecchi concetti legati al calcio italiano difensivistico e vetusto. Altro che, la Roma al Bernabeu ha preso a legnate il Real Madrid che di storia alle spalle ne ha non poca. Lo ha fatto grazie alla grande qualità dei suoi giocatori (dopo De Rossi ora anche Aquilani fa impazzire la Spagna), ma anche grazie al gioco imposto dal toscano che non ha mai giocato di rimessa ma ha affrontato la rivale a viso aperto come avrebbe fatto un condottiero. È il tecnico del momento, la società se lo tiene stretto, come conferma anche l'ad giallorosso Rosella Sensi che palesa tutto il suo «amore» per la creatura di Spalletti. «Siamo orgogliosi di aver vinto - ha detto al Tg1 - soprattutto di aver vinto in quel modo. Non sappiamo dove arriveremo ma sappiamo di essere una sicurezza del calcio italiano ed europeo. Aquilani? Resterà con noi, lui è il frutto della nostra politica sui giovani». E a tessere l'elogio del tecnico giallorosso e della «sua» Roma arrivano anche voci eccellenti. Uno su tutti quel simpaticone di Mourinho che si è detto più sorpreso «dall'eliminazione del Siviglia che da quella del Real Madrid». L'ex tecnico del Chelsea sul collega non ha dubbi. «La Roma è davvero un'ottima squadra. Mi piace molto come gioca, ed il suo allenatore, anche se non lo conosco, sta facendo un ottimo lavoro: Spalletti è bravissimo. Contro il Real la Roma ha disputato una grande partita,di personalità e qualità di gioco, senza alcun tipo di pressione». Pensiero condiviso da mezza Europa compresi i blancos del Real Madrid che hanno constatato a loro spese quanto è forte questa Roma. «Questa mattina ho parlato con i dirigenti del Real Madrid e tutti si sono tolti il cappello davanti alla Roma, facendo i complimenti alla squadra giallorossa e soprattutto al tecnico Spalletti» ha raccontato l'agente Fifa Bronzetti a Radio Radio. «Spalletti qui ora è stimatissimo - continua - ma non solo, ieri mi ha chiamato anche Beguiristain del Barcellona e mi ha detto di aver visto una grande squadra e un grande allenatore». Ora l'importante è non farlo diventare un santo, perché l'opera è appena iniziata e tra due giorni c'è un appuntamento al San Paolo di Napoli che non si può sbagliare. Almeno per continuare a sognare anche in campionato.

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