Federico Lo Giudice f.logiudice@iltempo.it Un quartier ...
Scelta tra 18 locations disponibili, la «base» dello sport italiano e non solo ai Giochi di Pechino 2008 avrà sede all'Haidian Exhibition Center, tra giardini e laghi, una struttura collocata nella parte nord di Haidian Park e a nord-ovest del quarto Ring Road, una delle arterie principali della capitale cinese. Sostenuta dagli sponsor attratti da «Italia Team», il progetto triennale di marketing e comunicazione gestito da Octagon e dal gruppo Assist, la nuova Casa Italia, illustrata ieri al salone d'onore del Coni, è innanzitutto strategica, distando 800 metri dal Palazzo d'Estate, meno di 2 chilometri dall'Università di Pechino, 5 dal Bird Nest (stadio olimpico) e 8 dal villaggio olimpico. «Abbiamo avuto delle difficoltà per questioni di lingua, usi e dei costumi cinesi - ha detto il capo delegazione azzurra Raffaele Pagnozzi - In più c'erano da risolvere problemi legati alla sicurezza: tra i comitati olimpici, ad esempio, quello inglese non ha avuto ancora approvata la scelta della sede, mentre altri hanno creato le loro "case" negli alberghi già dotati di misure di sicurezza». Il costo della location di Casa Italia, una struttura di circa 8000 metri quadrati suddivisa in tre spazi espositivi (Piazza Italia, Area Partner e B2B) ammonta a 950 mila euro di un budget totale di 2 milioni e 750 mila che dovrà comprendere anche i quartier generali dei Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009 e delle Olimpiadi invernali di Vancouver 2010. Ed a proposito di costi, il presidente del Coni Petrucci non ha risparmiato una frecciato all'ex ministro dello Sport Melandri. «Lo sport italiano non deluderà - ha sottolineato Petrucci - perchè si sta preparando seriamente e tutte le federazioni stanno lavorando al meglio. Non posso dire altrattanto del governo che in questa avventura non ci ha aiutato. Allo sport italiano erano stati promessi 450 milioni. All'appello ne mancano 74. Posso dire con tranquillità che non sono mai andato d'accordo con il ministro Melandri. Non voglio fare il pianto, ma ci tengo a dire che il Comitato Olimpico non può andare avanti sempre con questi problemi». Dopo la «bacchetta» alla Melandri, Petrucci ha anche parlato dell'inno ufficiale che avrà il Coni, per la prima volta nella sua storia, scritto e interpretato da Lucio Dalla. Inno che sarà utilizzato non solo per le olimpiadi cinesi, ma anche nei Giochi del Mediterraneo di Pescara e per le Olimpiadi Invernale di Vancouver.