Carica Totti

«Sono rimasto molto sorpreso - ha detto sorridendo Totti nella conferenza stampa del pre-gara - perché ho fatto solo una battuta ironica io... Invece altri personaggi del mondo dello sport, hanno fatto battute non ironiche e non è successo nulla e quindi sono stato molto perplesso. Chi? Hanno scritto e parlato...» e il riferimento è al dialetto torinese, ma non solo: «Sì, nord, sud, tutti, ha parlato chiunque non solo Totti». Ma il capitano giallorosso non crede, o almeno non vuole farlo, che si sia trattato di una volontà di colpire la Roma. «Spero di no, (ride) i colpi bassi, soprattutto adesso, fanno male». Nessun problema per la gara di stasera che resta la priorità. «In questo momento penso solo alla partita di domani - conferma il capitano - perché è molto più importante. In campo dovrà scendere una Roma cinica, forte come quella vista in quest'ultimo periodo. Abbiamo ritrovato la forma migliore, gioco, risultati e da tutto questo può si uscire con un risultato positivo. Il collettivo credo sia la nostra arma in più». Vincere a Madrid contro il Real vorrebbe dire entrare di diritto nell'elite del calcio mondiale «Non credo che questa Roma sia la squadra più forte d'Europa, però battendo il Real saremmo consapevoli di poter dire la nostra in Champions. Lo scorso anno agli ottavi incontrammo il Lione, una di quelle che sarebbe dovuta arrivare in fondo e battendola dimostrammo di non esser da meno. Abbiamo la possibilità di ripeterci». E Totti ha un feeling particolare con Bernabeu stadio nel quale ha già segnato e distribuito magie. «È particolare, affascinante. Però incontriamo una squadra che ci gioca dentro e che è più forte dello stadio ed è quella che mi mette più paura. Il Real in campo internazionale ha fatto vedere cose pregevoli e dovremo essere attenti altrimenti sarà un disastro. Chi tempo di più? Robinho, anche se è rientrato solo domenica gli sono bastati venti minuti per fare due gol: speriamo che in novanta stavolta gli vada peggio». Rispetto all'andata sarà un altro Real, ma anche un'altra Roma. Il successo in campionato ha riaperto i giochi e i giallorossi hanno ritrovato nuovi stimoli. Totti conferma. «Credo questo sia il momento più importante per la Roma, ci giochiamo campionato e Champions. Non siamo stati noi a riaprire il campionato, ma l'Inter. Noi abbiamo continuato a giocare con continuità e fare il nostro torneo: ottimo fin qui. Ovvio che ci credevamo quando eravamo a -11, figuriamoci ora che siamo a -6. Ma non è il momento di pensarci, perché adesso c'è da giocare la partita col Real. La Roma merita questo palcoscenico e sappiamo che possiamo arrivare in fondo... se siamo la Roma che si è vista ultimamente».