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Cicinho insidia Panucci «Voglio battere il Real»

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E si tratterebbe comunque di una scelta scoraggiosa e «scomoda» nei confronti di uno dei leader dello spogliatoio, Panucci, che ultimamente non ha gradito qualche esclusione. E ha pure litigato con Aquilani per una battuta a tal proposito. Ma una partita del genere annulla tutto il resto. Nella sfida con il Real all'Olimpico l'uomo più in difficoltà nella Roma è stato proprio Panucci. Di fronte aveva un Robben in forma strepitosa che domani non ci sarà, ma da quella parte giocherà un certo Robinho. Altrettanto veloce e ancor più imprevedibile rispetto all'olandese. Salgono di conseguenza le quotazioni di Cicinho: ha il passo giusto per provare a limitare il suo connazionale e ultimamente ha dato risposte confortanti sulla tenuta difensiva. A suo vantaggio un altro fattore da non sottovalutare: fino ad agosto si è allenato con Robinho, conosce i suoi movimenti e magari ha pure scoperto un punto debole. In questa curiosa sfida tra i due ex della «Casa Blanca» Panucci si gioca le sue carte. Vanta una maggiore esperienza in campo internazionale rispetto a Cicinho e conosce sicuramente meglio i meccanismi della Roma di Spalletti. In più è uno dei pochi saltatori di una squadra più tecnica che fisica. A Madrid ha lasciato un ottimo ricordo - con il Real ha vinto una Liga e una Champions League - e il suo nome incute ancora rispetto da quelle parti. Cicinho, invece, è stato dimenticato in fretta. La sua voglia di combinare uno scherzetto a Schuster potrebbe convincere Spalletti. «A Madrid sono stato benissimo - racconta il brasiliano - ma ora voglio eliminare il Real. Non ho mai avuto dubbi nello scegliere la Roma, una squadra di grande fascino nel mio Paese. Prima di andare in Spagna ho chiamato il mio amico Doni per sapere se c'era la possibilità di arrivare subito a Trigoria. Per fortuna poi è successo, ora voglio aiutare la squadra a passare il turno». Ale. Aus.

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