Alessandro Austini a.austini@iltempo.it Una Roma al ...

La partita che vale tutta la stagione, o quasi, visto lo stop dell'Inter a Napoli e la corsa scudetto improvvisamente riaperta. La squadra di Spalletti si porta in Spagna le scorie di un campionato avvelenato. Ieri l'ultima puntata con il deferimento di Totti. «L'Inter ha ricevuto aiutini, prima c'era la Juve ora ci sono loro» aveva detto il capitano dopo il gol in fuorigioco di Cambiasso a Catania: l'ultimo di una lunga serie di favori, che a San Siro, con l'espulsione di Mexes, sono diventati «aiutoni». Esaminate le parole di Totti, il procuratore federale Stefano Palazzi lo ha deferito alla Commissione Disciplinare con l'accusa di aver violato l'art.5m, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva. Le sue dichiarazioni sarebbero «tese a negare la regolarità del campionato e idonee a ledere direttamente o indirettamente la reputazione, il prestigio e la credibilità delle Istituzioni Federali e di Organismi operanti all'interno della Figc». Per responsabilità oggettiva è stata deferita anche la Roma. Sia la società che il giocatore sono destinati a una multa. Il codice sportivo, per casi del genere, prevede dall'assoluzione alla sanzione pecuniaria, fino alla squalifica. L'avvocato di fiducia della Roma, Antonio Conte, è stato incaricato sia da Rosella Sensi per difendere la società che da Totti per il procedimento nei suoi confronti. Tra oggi e domani verrà notificato l'atto e si capirà quali sono le frasi «incriminate». Poi le parti saranno ascoltate a Milano prima della decisione del giudice. C'è un precedente quasi omologo: nel marzo 2005 Totti si scagliò contro il sistema dopo la sconfitta in casa con la Juventus. L'arbitro Racalbuto ne combinò di tutti i colori, poi, con le intercettazioni di Calciopoli, si scoprì che il quarto uomo era in contatto telefonico coi dirigenti bianconeri durante la gara... In quella circostanza Totti e la Roma, dopo frasi ben più gravi di quelle recenti, se la «cavarono» con quindicimila euro di multa a testa. «Francesco a Madrid sarà ancor più motivato - dice Bruno Conti a proposito del deferimento - poi vedremo con la società cosa fare. Andiamo al Bernabeu convinti delle nostre qualità senza aver paura di prendere questo gol. Dovremo cercare noi di fare la partita». Convocata l'intera rosa, fatta eccezione per gli infortunati Cassetti e Pit. Tornano quindi disponibili Juan e Pizarro che hanno superato il provino di ieri. Il brasiliano guiderà la difesa insieme a Mexes, il cileno dovrebbe far coppia con De Rossi: Aquilani è destinato alla panchina. Davanti si rivede Perrotta, con Taddei e Mancini ai lati e Giuly pronto a subentrare, Totti al centro dell'attacco. «È la partita più importante della stagione - avverte Spalletti, intervistato da As e Sky - loro ritrovano due grandi: Robinho e Pepe. Tutte e due le squadre arrivano in condizioni ottimali». Per contenere un Real d'assalto ci vorrà una Roma attenta.