Per l'Inter suggestione a Napoli
Si ricorderà che, all'indomani di un'ultima di campionato avvelenata da qualche regalo nei confronti del potere piemontese, sulle auto di Firenze figuravano in bella vista cartelli che recitavano: «Meglio secondi che ladri». Chiaro che i toni attuali non sono gli stessi, alla guida delle due formazioni, che si stanno comportando benissimo in campionato, Claudio Ranieri e Cesare Prandelli offrono un'immagine positiva, ancor più apprezzabile nel panorama di un calcio puntualmente penalizzato dai veleni del sospetto. Partita importante per la corsa alla Champions League, alla quale vuole disperatamente aggregarsi il Milan, però tuttora distratto dagli obietivi internazionali, così gratificanti in queste ultime stagioni. L'indecifrabile Lazio di questi tempi, nella versione in positivo, ne rallenta la marcia di avvicinamento al quarto posto, bel secondo tempo dopo una prima frazione noiosa. Altra classica a Genova, dove il Torino, indenne in un derby acceso nella consueta misura, si oppone alla voglia di rivincita della Samp, che però recupera il genio di Antonio Cassano, sempre più deciso a conquistarsi un posto in azzurro per l'Europeo. Di più modesto livello l'ultimo scontro scudettato: il Cagliari, che Ballardini pareva avere risollevato e che è piombato in un incubo dopo la penalizzazione, dovrà vedersela con la vena felice del Genoa e del suo mentore Borriello, capofila tra i cannonieri. Peserà, sul morale, la leggerezza, non l'ultima, di un Cellino che ha ignorato un preciso diktat federale. La Sardegna aveva conosciuto ben più autorevoli e amati personaggi, da Gigi Riva a Manlio Scopigno: sperabile non debba rimpiangerli troppo, ma l'irreparabile sembra a un passo.