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Totti alza le braccia «Questo è un aiutone»

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Splendido il gol del capitano, lesto a sfruttare l'errore dell'ex compagno Chivu. Memorabile l'esultanza con le orecchie sotto la curva dell'Inter. Poi la rabbia per uno scudetto che se ne va tra mille rimpianti. «Ora è finita? Macché, guardate che la corsa scudetto non è mai iniziata» dice ironicamente Totti uscendo dallo spogliatoio. «È tutta colpa tua!» ha gridato a Rosetti in campo. «L'espulsione? Non l'ho vista, voi che dite c'era?» si domanda il capitano. Non c'era. «E allora questo è un aiutone» dopo i tanti «aiutini» all'Inter che Totti in primis aveva denunciato. Mexes non ha voglia di parlare. «Non dico niente, intervistate Rosetti». La Roma schiuma di rabbia. Sentite Pizarro: «Il risultato è indegno dopo quello che abbiamo dimostrato. Abbiamo fatto vedere a loro che siamo migliori - dice il cileno - mi sento preso in giro dopo un'espulsione assurda. Le immagini parlano da sole, Burdisso è entrato a piedi uniti su Taddei e non c'è stata sanzione (sarebbe stato il secondo giallo, ndr). Noi abbiamo giocato da Roma». Ma non basta. Pizarro va giù duro. «Se diciamo qualcosa ci trattano come piagnoni: è ora di dire basta. Si lavora duramente in settimana e poi accadono certi episodi. L'espulsione di Mexes è vergognosa». Vucinic gli fa eco a. «Il secondo giallo a Mexes non c'era - spiega il montenegrino - siamo tutti delusi, fa molto male. Il nostro obbligo è quello di crederci, guai a non farlo; il Real stava avanti di otto punti e poi è passata a due. Con la testa giusta si arriva lontano». Sicuri? Se sbotta anche Taddei, uno che non si lamenta mai, allora Rosetti dovrebbe farsi un esame di coscienza. «L'espulsione di Mexes? È un'ingiustizia - dice il brasiliano - perché lui non ha fatto nulla ed è stato buttato fuori ingiustamente. Abbiamo visto una squadra, a +9 da noi, che è uscita dal campo festeggiando per un pareggio. Il campionato non è chiuso».

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