Alessandro Austini a.austini@iltempo.it E ora il ...
Per la società è l'obiettivo primario visto che la qualificazione certa nell'Europa che conta equivale ad almeno altri venti milioni di euro garantiti per la prossima stagione. Il passaggio ai quarti di Champions, seppur prestigioso, ne vale invece due e mezzo, oltre all'incasso di un'altra partita e la possibilità di provare la scalata europea. In sostanza: soldi certi contro un sogno. A quest'ultimo ci si penserà tra due settimane. Domenica il primo crocevia in campionato: arriva la Fiorentina che ora è a sette lunghezze dalla Roma. Sbagliare partita significherebbe tirare dentro la volata per il secondo posto un avversario scomodo come i viola. Senza dimenticare che i giallorossi tre giorni dopo andranno a far visita all'Inter. Se fino a due settimane fa si profilava uno scontro-scudetto, ora quella sfida per Totti & Co. diventa solo una tappa di avvicinamento alla piazza d'onore. A meno che domenica Cassano.... Se i più pessimisti temono la scalata del Milan, l'avversario numero per il secondo posto resta comunque la Juventus. Non gioca la Champions, ha appena battuto la Roma e sa che arrivare a pari-merito con i giallorossi le basterebbe in virtù degli scontri diretti: non esattamente un dettaglio. Per questo Spalletti guarda con attenzione al calendario e si accorge come dalla gara con la Fiorentina fino al derby della decima giornata il cammino sarà una ripida salita. Dopo viola e Inter c'è il Parma (all'Olimpico), quindi il ritorno a Madrid, poi trasferta a Napoli, Milan in casa e Lazio. Restare secondi al termine di questo sarebbe già un bel successo. Anche perché il calendario delle avversarie appare meno insidioso. A proposito, ma la Roma non è arrivata seconda lo scorso anno?