A Madrid servirà un'altra Roma

In panchina in quel Barça c'è Giuly. «Me la ricordo, fu una partita pazzesca - ricorda il francese - quando tornammo a Barcellona fu una festa incredibile». Come, chissà, potrebbe accadere il 5 marzo quando ci sarà il ritorno di Champions e si tornerà da Madrid o dentro o fuori. «Avremo bisogno di una Roma diversa per passare il turno. Quella di martedì non basterà perchè loro sono fortissimi in casa e ci mettono sempre qualcosa in più». Anche le dimensioni del campo, per il francesino, sono un'arma contro. «Il terreno di gioco è molto grande e loro lì hanno i riferimenti giusti. Il pubblico poi ti sta sopra, puoi quasi vedere le teste della gente». Giuly è uscito affaticato dalla partita di martedì. Se non ci fosse stato l'infortunio di Juan sarebbe uscito per far spazio a Taddei che aveva già ultimato il riscaldamento. «In Italia ci si allena tanto - ammette Ludo - ma avevo solo crampi, niente di più. Piuttosto martedì sera potevo fare un po' di più. Mi sono arrivati pochi palloni. Il mio piede sinistro? Ho tirato in tribuna tevere, mi dispiace ma non cerco scuse, ho proprio sbagliato». Con la Fiorentina potrebbe tornare in panchina e fare il guastafeste a partita in corso come piace a Spalletti, ma lui non se ne duole. «Spalletti decide, nessun problema».