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Sarà durissima, al Bernabeu, quando ...

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Un avvio da incubo, qualche minuto di Roma e subito Raul in gol, deviazione fortunata sul sinistro di Guti, inevitabile accusare il colpo, altri rischi soprattutto per l'imperversare di Robben a sinistra. Bene o male la crescita romanista ha portato i frutti, pari di Pizarro su destro deviato, però il cileno ha perso, al solito, due palloni con la squadra in avanzata, a Torino era costato il gol, qui soltanto una punizione pericolosa. Finale sofferto dopo il gol di Amantino, qualcuno un po' sulle gambe, la risposte più confortanti ancora da De Rossi, e meno male che era debilitato dagli antibiotici, dallo stesso Mancini, da Juan, da un Giuly commovente per impegno assiduo. Europa stregata invece per l'Inter, due gol presi nei 5' finali dopo che la barricata eretta in inferiorità numerica aveva resistito, con molti scricchiolii. Pollo Materazzi a cercarsi il secondo giallo. Certo, il punteggio più difficile da ribaltare. Stasera tocca all'altra sponda milanese, quella che esibisce il «double» nel Mondo e in Europa a livello di club. Ancora in Inghilterra, ancora alle prese con un impianto maestoso, anche se qualcuno rimpiange il glorioso Highbury, contro il fascino del giovane Arsenal capolista della Premier League. Compito severo, del resto nessuna delle tre italiane superstiti è stata gratificata dalla fortuna all'atto del sorteggio degli ottavi. A completare questa prima tornata, un altro confronto equilibrato, anche per fattori ambientali, tra i turchi del Fenerbahce di Zico e il Siviglia, pronostico di segno nettamente favorevole agli ospiti nelle visite del Barcellona al Celtic e del Manchester al Lione, trono di Francia per la prima volta in pericolo.

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