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Manuele Baiocchini Chi ...

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Un boccone amaro e difficile da digerire, l'11 marzo servirà una grande impresa ai nerazzurri per centrare i quarti. Mancini tiene inizialmente Vieira in panchina a beneficio di Stankovic, Maxwell e Zanetti sugli esterni di centrocampo dimostrano l'accortezza della formazione nerazzurra. In avanti Cruz viene preferito a Crespo e Suazo per affiancare Ibrahimovic, temutissimo in Inghilterra. Benitez, a rischio panchina per il deludente andamento della squadra in Premier League (solamente quinta a 19 punti dall'Arsenal capolista), si affida al tridente: Kuyt preferito a Crouch, Gerrard rifinitore e Torres vertice offensivo. Parte fortissimo il Liverpool sospinto dal tifo infernale dei 45 mila di Anfield Road. Il ritmo è tambureggiante, da un calcio d'angolo al 9' prende avvio l'azione più pericolosa dei Reds nel primo tempo: Gerrard taglia il pallone a centro area, Hyypia inzucca ma un prontissimo Julio Cesar alza sopra la traversa. Gli undici di Benitez fanno un gran possesso palla e mettono alle corde l'Inter, costringendola ad entrate duri sugli avversari. E così Materazzi viene ammonito esageratamente per una spallata su Torres, un provvedimento che si rivelerà pesantissimo una ventina di minuti più tardi. Il centrale della nazionale infatti al 29' viene espulso per il secondo giallo - questa volta sacrosanto - sempre per fallo sullo spagnolo. La superiorità numerica carica gli inglesi, che continuano a manovrare molto e a tirare poco però a rete, non riuscendo a concretizzare il grande volume di gioco prodotto. Un tiraccio al volo di Kuyt da fuori area, parato agevolmente da Julio Cesar, porta le squadre all'intervallo. A parte un destro di Cambiasso da fuori area, l'Inter continua a soffrire moltissimo anche nella ripresa. Mancini si copre, dentro Vieira fuori Cruz per dare maggiore spessore alla linea mediana ma il Liverpool continua ad asfaltare le corsie del centrocampo nerazzurro arrivando al tiro con troppa facilità: al 58' Julio Cesar compie un miracolo, deviando in angolo un tiro a colpo sicuro del Nino e un minuto più tardi, sempre Hyypia, spedisce alto di testa una ghiottissima palla-gol. Al 61' il pubblico di Anfield grida al rigore per un fallo di mani di Vieira (poteva starci, ndr). Benitez fiuta il momento buono, inserisce Crouch per Lucas e Pennant per Babel, è tridente vero con Gerrard che rincula a centrocampo. L'attaccante della nazionale inglese entra subito in partita e al 74' tira fuori da buona posizione. Nell'azione Cordoba esce in barella per infortunio, sostituito da Burdisso. Negli ultimi minuti è un arrembaggio del Liverpool, che con prova a sfondare dalle fasce la difesa nerazzurra. Diverse mischie in area interista vengono risolte con grande affanno. La creatura di Mancini è stanca, cede metri ma resiste agli affondi dei Reds fino a 5' dal termine, quando l'ennesimo cross dalla fascia destra, questa volta di Pennant, trova Kuyt ben smarcato: l'olandese esplode il sinistro, che dopo una deviazione di Maicon si infila in rete. Quando già tutti pensano alla fine, Gerrard carica il tiro, una bomba rasoterra dai 25 metri che picchia sul palo e batte Julio Cesar per lo straordinario gol del definitivo 2-0. Il giusto coronamento di una partita giocata a mille all'ora da un Liverpool formato Champions League. L'Inter esce dal campo a testa bassa.

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